Le Comunicazioni

Corte Costituzionale: una scelta solo politica

Corte Costituzionale: una scelta solo politica

Carissimi Soci e simpatizzanti,

come probabilmente avrete sentito o letto, la Corte Costituzionale si è espressa riguardo l’obbligo vaccinale dopo l’udienza pubblica del 30 novembre.

Ricapitoliamo velocemente e in modo super sintetico cosa è accaduto: 12 ricorrenti di diverse zone d’Italia, tra sanitari e insegnanti, hanno ricorso in tribunale per questioni legate all'obbligo vaccinale. Alcuni giudici hanno accolto le obiezioni riguardanti alcuni profili di incostituzionalità e hanno rimandato la causa presso la Corte Costituzionale. La Corte ha riunito tutte le cause in un’unica udienza pubblica che, appunto, si è tenuta il 30 novembre a cui si sono uniti altri ricorrenti Ad Adiuvandum più tutti quelli Amicus curiae, il nostro compreso e di cui vi abbiamo già informato.

Il 2 dicembre, l’ufficio stampa della Corte Costituzionale ha emesso un Comunicato Stampa dal titolo “Obbligo vaccinale a tutela della salute” di cui molti media hanno dato notizia.

Qui ci permettiamo di dire la nostra, anche perché stimolati da molti di voi, e lo vorremmo fare prima in modo prima sintetico: la Corte Costituzionale non decide nulla su di noi!

Non abbiamo mai considerato quell’organo né indipendente e né capace di fare valutazioni oggettive e scevre da influenze politiche e non abbiamo nemmeno lontanamente sognato che fosse a salvaguardia della Costituzione. Anche la presentazione da parte nostra di un ricorso Amicus curiae, serviva a noi a lasciare traccia, memoria su un tema a noi caro, il danno da vaccino, poiché salvo rarissime eccezioni l’intera magistratura è stata ed è al servizio diretto di volontà politiche e partitiche e lo avevamo già visto fin dal 2017 con i primi ricorsi rigettati che riguardavano le sospensioni dagli asili dei bambini. La Corte Costituzionale, interpellata (dopo una valanga di proteste popolari) dalla regione Veneto all'epoca del decreto-legge Lorenzin, si era peraltro già espressa favorevolmente alla compressione dei diritti del singolo in nome di una millantata tutela della salute pubblica. Non solo, dichiarare oggi illegittime ed incostituzionali le norme approvate per il contrasto all'emergenza Covid19 avrebbe significato una pioggia di ricorsi e di richieste di risarcimento, nonché, a cascata, di rivedere tutto il palinsesto (tuttora in auge per chi fa visita ai propri cari in ospedale) del Green Pass.

Sappiamo benissimo che il sistema non va contro sé stesso…

Tuttavia ora che è stato confermato che in questo paese nessuna istituzione opera per la tutela dei veri diritti dei cittadini, possiamo andare oltre e nel farlo consentiteci di marcare per l'ennesima volta un concetto basilare: nessuno può decidere al posto nostro.

I tempi vissuti sono stati veramente duri e sia se avete “ceduto” al ricatto del vaccino e ancor di più se avete resistito, dovreste ormai avere chiara l’idea di quale sia il livello dell'asticella dell'accettabile, che cosa accettare e cosa non accettare.

Ora che avete vissuto il “biennio Covid19”, avete tutto il diritto di poter guardare dall’alto verso il basso tutto l’arco parlamentare e ogni istituzione di questo Stato. Voi avete il sacrosanto diritto di poter guardare tutte le cariche dello Stato con lo sdegno che più vi sentite e di rinfacciare a vita tutti i soprusi perpetrati ai nostri figli e a noi stessi sapendo che non sarà un comunicato stampa o una sentenza della Corte a cancellarli!

Volevamo anche cercare di inquadrare velocemente del rapporto obbligo vaccinale e Corte Costituzionale e nel farlo vi rivoltiamo la situazione: facciamo finta che la Corte, illuminata da una divinità aliena, avesse detto che tutto ciò che è stato fatto durante i governi Conte e poi Draghi era incostituzionale, secondo voi dal giorno dopo il Parlamento non avrebbe più potuto proporre norme simili? Amici, il Parlamento, mediante legge, per assurdo potrebbe riattivare domani le leggi razziali se volesse, soprattutto se il Presidente della Repubblica, che è custode della costituzione e colui che “rappresenta l'unità nazionale”, non dicesse nulla…come è stato in questi tre anni.

L’obbligo vaccinale è solo questione politica e la Corte Costituzionale fornisce un parere su una norma precisa, in questo caso passata e, come quella dell’obbligo dei sanitari, addirittura decaduta. Ogni sentenza della Corte non impone vincoli sul futuro delle norme, o meglio, il Parlamento ed il Governo mantengono le caratteristiche senza vincoli, il loro potere legislativo non è assoggettato ad una sentenza anche perché se così fosse, nulla dello schifo che abbiamo vissuto sarebbe stato possibile.

Stampiamocelo in testa, tatuiamocelo addosso: l’obbligo è solo questione politica e il nostro corpo resta comunque inviolabile!

Commenteremo poi le motivazioni della sentenza quando verrà pubblicata, ribadendo fin d'ora che nulla cambia.

Corvelva Staff


cc

Corvelva

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