Ricordi, riflessioni e prospettive. Quattro psicologi raccontano
Dobbiamo ammetterlo, questa esperienza è la prima per la nostra associazione e pur essendo stati citati in molti libri, anche esteri, mai ci era arrivato un segno di stima così concreto e limpido come quello fatto dagli autori di questo libro e nel presentarvelo, vi diciamo subito che siamo un pochino in conflitto di interessi emotivo…
Ad inizio 2023 siamo stati contattati da un gruppo di psicologi che avevano deciso di scrivere un libro frutto delle loro esperienza con le discriminazioni legate alla “pandemia” Covid-19. Con nostro stupore, la volontà degli autori era di donarci interamente i diritti d'autore derivati dalla pubblicazione della loro opera per ringraziarci per il lavoro svolto dalla nostra associazione in tutti questi anni a favore della libertà di scelta e contro ogni forma di obbligo sanitario. Ovviamente siamo noi che ringraziamo loro e che ci riteniamo onorati di tale dimostrazione di fiducia.
Ora vi presentiamo una breve descrizione di questo libro, che ci ha gentilmente fatto pervenire una delle autrici, la psicologa Clara Emanuela Curtotti:
“Il titolo, su cui ci siamo ritrovati dopo tumultuosi confronti, è un’audacissima e sfrontata “doppia citazione” che speriamo il lettore vorrà perdonarci!
L’idea è nata nell’autunno del 2021, dalla mia proposta lanciata sulla chat di Telegram: “Psicologi e medici uniti per la libertà”, a cui i colleghi Erica, Laura e Paolo hanno aderito con entusiasmo.
Mi viene da dire che quella di scrivere è stata più una necessità, un bisogno condiviso di dare voce ai nostri pensieri e alle nostre visioni rispetto a quanto stava accadendo nel mondo, nella società contemporanea, ma soprattutto all’interno della comunità psicologica.
Nel tempo il progetto si è evoluto seguendo la nostra personale evoluzione interiore e si è definito intorno all’obiettivo comune di favorire un’onda di consapevolezza e riflessioni circa l’evoluzione che, a nostro avviso, dovrebbe abbracciare la professione psicologica, partendo dalla riconnessione con le proprie radici più profonde e prendendo il largo dalla drammatica crisi identitaria che sta attraversando oggi.
Ne è emerso un lavoro eterogeneo, nel quale abbiamo scelto di dare spazio sia a contenuti più strutturati ed espressi in forma saggistica, sia a contenuti più personali e introspettivi, espressi in forma quasi poetica.
Il libro si compone quindi di due parti, ognuna delle quali suddivisa in quattro capitoli.
Nella prima parte convergono le riflessioni più critiche rispetto ai tempi moderni e a quanto accaduto con l’avvento dell’emergenza sanitaria.
Nella seconda parte abbiamo raccolto i contributi di ognuno di noi rispetto a ciò che crediamo debba essere la psicologia del domani.
Abbiamo voluto inserire nel testo quali “appelli ignorati” la lettera della dottoressa Monica Brogi, inviata all’Ordine nazionale degli psicologi e all’Ordine della regione Toscana, nella quale viene presentata un’analisi critica del codice deontologico, con esplicito e puntuale riferimento a quegli articoli che ritiene, e riteniamo, siano stati violati dagli stessi organi garanti della professione. Inoltre vengono proposti e analizzati, quali preziosi documenti storici da non dimenticare, sia il pionieristico Comunicato Psy, sia la lettera diretta agli ordini professionali pensata e redatta dal Coordinamento Psicologi.
La decisione di donare i diritti d'autore a Corvelva è nata infine dal riconoscimento della battaglia tenace che questa associazione ha iniziato con la prima legge Lorenzin e che continua ancora oggi.
La prefazione al testo è stata un regalo del caro Don Emanuele Personeni, mentre la postfazione un dono del tenace professore Davide Tutino.
Scrivere ha rappresentato per i quattro autori una meravigliosa avventura, fiduciosi che, con il potere della carta stampata, ciò che oggi si sta cercando di seppellire nella coscienza collettiva non vada dimenticato.
Clara Emanuela Curtotti"
