Il seguente articolo cerca di far luce sul vasto mondo delle reazioni avverse, con sguardo specifico su quello contro il Tetano, ma vi esortiamo a leggere tutti i focus riportati qui sotto per comprendere le altre problematiche connesse, come il problema dei vaccini multipli, l’ipersensibilità a uno o più composti del vaccino, il problema SIDS e quello degli adiuvanti. La maggior parte di vaccini in commercio è prodotta, per scopi commerciali, in formulazioni spesso multiple e questo rende molto più vasto il tema del danno da vaccino.
Molti studi pubblicati hanno riportato gravi reazioni avverse in seguito alla vaccinazione con tossoide tetanico. Gli eventi avversi includono anafilassi,(1-2) neurite brachiale,(3) pemfigoide bolloso(4-5-6) sindrome di Guillain-Barre (GBS),(7-8) encefalomielite acuta disseminata (ADEM),(9) eritema multiforme,(10-11-12) miocardite,(13-14-15-16-17) artrite,(18-19) neurite ottica,(20-21) e altri disturbi autoimmuni.(22-23)
Gli effetti indesiderati riportati dopo la vaccinazione antitetanica sono stati raccolti da un Autore tedesco(24) e dal Monitoring System for Adverse Events Following Immunization(25) e possono essere divisi in due gruppi: effetti indesiderati locali e effetti indesiderati sistemici.
Possiamo dire che questi effetti dipendono da vari fattori:
- età del soggetto ricevente il vaccino;
- condizioni fisiologiche e patologiche del soggetto ricevente il vaccino;
- numero delle dosi di vaccino assunte;
- quantità di anatossina tetanica somministrata;
- presenza di altri antigeni batterici e/o virali associati all'anatossina tetanica;
- presenza di adiuvanti o di altre sostanze tossiche associate.
Si ritiene che gli effetti indesiderati causati dalla prima somministrazione del vaccino antitetanico siano sovrapponibili a quelli che si possono avere con le dosi di richiamo e se somministrati troppo frequentemente creano uno stato di iperimmunizzazione che aumenta notevolmente il rischio di danni da vaccino e per questo molti studi scientifici raccomandano di non somministrare i richiami di questo vaccino ad intervalli inferiori ai 10 anni.(26) A questo si aggiunge che l'anatossina tetanica pediatrica contenuta nei vaccini combinati è maggiore di quella usata per l'adulto perché, a causa della immaturità immunitaria, è necessario iperstimolare il neonato per ottenere un'adeguata risposta anticorpale.
Gli effetti indesiderati locali più comuni e di solito anche più lievi e passeggeri della vaccinazione antitetanica(32) sono causati da una particolare ipersensibilità all'anatossina tetanica e sono rappresentati da: dolore (50-85% dei casi), rossore, indurimento e gonfiore (25-30% dei casi) anche fino all'ascesso.(27) In alcuni casi le reazioni locali sono state particolarmente gravi, come la sindrome di Lyell (o sindrome della cute ustionata) che ha una mortalità del 50% negli adulti e del 25% nei bambini.(28)
Tutti gli effetti indesiderati locali sono più frequenti se il vaccino viene somministrato per via sottocutanea invece che per via intramuscolare. Questi effetti aumentano con l'aumentare della quantità di anatossina tetanica inoculata(29) e ciò si verifica specialmente nei soggetti che hanno avuto vari e frequenti inoculi di vaccino antitetanico.(30-27)
Uno studio del 2017 dimostra che tra i bambini con gonfiore esteso dell'arto dopo l'assunzione della quarta dose di vaccino contro difterite-tetano-pertosse acellulare, la recidiva della reazione locale è stata particolarmente frequente dopo la quinta dose di vaccino (78% dei vaccinati).(31)
Gli effetti indesiderati aumentano anche se il vaccino antitetanico viene associato ad altri vaccini, invece che essere usato da solo.(32)
Nel 1994, l'Institute of Medicine (IOM) americano ha riferito che esistevano prove scientifiche convincenti per concludere che i vaccini antitetanici, DT e Td possono causare la sindrome di Guillain-Barre (GBS), compreso il decesso, la neurite brachiale e il decesso per anafilassi (shock).(33) L'IOM ha anche riconosciuto che esiste una suscettibilità individuale alle reazioni ai vaccini per ragioni genetiche, biologiche e ambientali, ma che i fornitori di vaccini non possono prevedere con precisione, prima della somministrazione di un vaccino, chi soffrirà di complicazioni, lesioni o morte a causa della vaccinazione.(34)
Nel 2017, alcuni ricercatori della Guinea-Bissau hanno confrontato i tassi di mortalità dei neonati vaccinati contro difterite, tetano e pertosse a cellule intere (DTP) tra i 3 e i 5 mesi di età con quelli dei bambini non ancora vaccinati con il vaccino DTP, scoprendo che i tassi di mortalità per tutte le cause erano significativamente più alti tra i neonati vaccinati con il DTP rispetto a quelli non ancora vaccinati. I ricercatori hanno anche notato che se il vaccino antipolio orale (OPV) veniva somministrato contemporaneamente al vaccino DTP, i tassi di mortalità per tutte le cause diminuivano, ma rimanevano comunque significativamente più alti rispetto ai bambini non ancora vaccinati.(35)
Un effetto indesiderato locale importante che si può riscontrare con relativa frequenza nell'adulto è la neuropatia del plesso brachiale,(36) nel caso l'inoculo venga eseguito nel braccio, e compare alcuni giorni o qualche settimana dopo la vaccinazione(37). Questa neuropatia è caratterizzata da dolori muscolari, astenia e ipotrofia muscolare. Oltre alle neuropatie localizzate alla zona dove è stato inoculato il vaccino, in letteratura troviamo anche varie altre segnalazioni di neuropatie localizzate causate dalla somministrazione antitetanica,(38-39) come ad esempio l'interessamento di vari nervi cranici(40-41) o dei nervi oculari(42) o del nervo ricorrente laringeo.(43)
Gli effetti sistemici più comuni della vaccinazione antitetanica(32) possono essere suddivisi in:
- effetti aspecifici, come febbre, cefalea ( che è un effetto indesiderato abbastanza comune in seguito alla vaccinazione), mialgie, orticaria, nausea, vomito,(44) astenia, anoressia, irritabilità, sonnolenza,
- effetti specifici, come shock anafilattico, neuropatie generalizzate, intensi dolori addominali con diarrea, varie forme infiammatorie anche gravi e in alcuni rari casi addirittura la morte.
Tra tutti gli effetti sistemici più comuni e numerosi troviamoi danni neurologici(45) e tra questi va messa sicuramente al primo posto la polineuropatia che interessa il sistema nervoso periferico è più frequente dell'interessamento del sistema nervoso centrale e può comparire sia dopo la prima dose del vaccino che dopo la terza.(46) La polineuropatia in genere si manifesta entro pochi minuti o poche ore (nel caso di reazioni allergiche acute) o entro 12-48 ore (nel caso di reazioni allergiche ritardate) o al massimo entro 4-14 giorni dall'inoculazione (nel caso delle nevriti).(47) La polineuropatia può interessare pochi nervi o ampie zone dell'organismo fino a coinvolgere midollo e corteccia cerebrale e può essere causata solo dal vaccino antitetanico(48) o dalla somministrazione di altri vaccini combinati con quello del tetano.(36-49)
Tra le varie forme di polineuropatia, sono state segnalate le seguenti: polineuropatia demielinizzante;(50) polineuropatia asimmetrica; poliradicolonevrite con paresi vescicale e rettale;(51) esantema scarlattiniforme,(40) reazioni orticarioidi acute,(44) paralisi dei nervi respiratori (paralisi di Landry ), a cui può anche seguire il decesso;(52-53) spasmi tetanici;(44) mielite traversa;(54) sindrome di Guillain-Barré;(55-56) afasia periferica di tipo motorio;(57) e morte.(28)
Il problema dei vaccini multipli (clicca per aprire)
Il problema dei vaccini multipli
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I calendari vaccinali attuali, soprattutto per l’età pediatrica, prevedono la somministrazione di più antigeni e vaccini in un'unica seduta, andando a privilegiare la comodità a discapito della sicurezza. Per poter fare un discorso specifico sulla sicurezza dei vaccini, dobbiamo obbligatoriamente prendere in considerazione la complessità del fenomeno, consigliando tutti i lettori di informarsi adeguatamente su tutti gli aspetti della vaccinazione, pro e contro.
Il Dott. Russell Blaylock,professore assistente clinico di neurochirurgia presso il Centro medico dell'Università del Mississippi, ha studiato per anni la “sinergia tossica” e ha potuto osservare che quando due pesticidi debolmente tossici, dove nessuno dei due è in grado di provocare la sindrome di Parkinson negli animali da esperimento, vengono combinati tra loro, possono causare la malattia anche in modo rapido e paragona questo fenomeno a quello dei vaccini multipli somministrati contemporaneamente: "Le vaccinazioni, se troppo numerose e troppo ravvicinate, si comportano come una malattia cronica".(a). Altri Due studi hanno confermato che si può verificare la morte infantile improvvisa dopo inoculazione di vaccini multipli in un'unica somministrazione.(b-c)
Uno studio pubblicato su Human and Experimental Toxicology ha evidenziato come le nazioni che prescrivono più vaccini in età pediatrica tendano ad avere maggiori tassi di mortalità infantile.(d) Per esempio, negli Stati Uniti, dove i bambini ricevono 26 vaccini, muoiono più di 6 bambini su 1000 nati vivi, al contrario, in Svezia e Giappone, dove si somministrano 12 vaccini in età pediatrica, si riportano 3 morti ogni 1000 nati vivi. Nello studio citato si considera anche il legame tra vaccini e SIDS.
Da uno studio svizzero pubblicato nel 2005 sull'European Journal of Pediatrics(e) si ricava che, in merito agli effetti sui bambini nati pretermine, l'incidenza di apnea ricorrente o aumentata e bradicardia dopo somministrazione di vaccini esavalenti è del 13%. Nello stesso anno, la stessa rivista ha pubblicato uno studio tedesco che aveva esaminato morti infantili improvvise dopo esavalente. Scrivono gli autori: «Questi risultati, basati su segnalazioni spontanee, non provano una relazione causale tra vaccinazione e morte infantile improvvisa, ma costituiscono un segnale riguardo uno dei due esavalenti disponibili; segnale che dovrebbe indurre a intensificare la sorveglianza delle morti infantili improvvise dopo vaccinazione».(f)
Nel 2006, viene pubblicata sulla rivista medica Vaccine(g) la lettera di un team di ricercatori dell'università di Monaco che riportava «sei casi di morte infantile improvvisa dopo vaccinazione esavalente.. Tutti trovati morti senza spiegazione 1-2 giorni dopo la vaccinazione». Erano stati classificati come tipici casi di morte infantile improvvisa ma la verifica autoptica aveva rilevato anomalie neuropatologiche e istologiche e tutti i bambini mostravano un importante edema cerebrale che li rendeva un'eccezione rispetto agli altri casi di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome). I ricercatori scrivevano che «Prima dell'introduzione del vaccino esavalente (negli anni 1994-2000), avevamo osservato il caso di un solo bambino su 198 con morte infantile improvvisa, morto subito dopo la vaccinazione DTP. Ma tra il 2001 e il 2004 avevano individuato cinque casi simili su 74 con SIDS. Ciò indicherebbe un aumento di tredici volte».
Sempre nel 2006 su Virchows Archiv(h), il team dell'Istituto di patologia dell'università di Milano ha scritto: «Esperti dell'European Agency for the Evaluation of Medical Products hanno analizzato la possibilità che ci potesse essere un legame tra vaccini esavalenti e alcuni casi di morte. Tra i partecipanti vi erano patologi con esperienza nel campo dei vaccini e della sindrome da morte infantile improvvisa che hanno condotto le autopsie.. ma, per quanto ne sappiamo, è stata prestata scarsa attenzione all'esame del tronco encefalico e del sistema di conduzione del cuore su sezioni seriali e non vi è stata la possibilità di stabilire un ruolo di innesco del vaccino per queste morti. Qui si riporta il caso di una bambina di 3 mesi morta improvvisamente dopo vaccinazione esavalente. L'esame del tronco encefalico su sezioni seriali ha rivelato una ipoplasia bilaterale del nucleo arcuato. Il sistema di conduzione del cuore presentava dispersione fetale persistente e degenerazione. Questo caso offre una comprensione unica del ruolo possibile del vaccino esavalente nell'innescare una conseguenza letale in un bambino vulnerabile. Ogni caso di morte improvvisa e inattesa che accade subito dopo la nascita o nella prima infanzia, soprattutto se dopo una vaccinazione, dovrebbe sempre essere sottoposto a esame necroscopico completo, secondo le linee guida».
Riferimenti (clicca per aprire)
- Blaylock R, "Vaccinations: the hidden dangers", The Blaylock Wellness Report, maggio 2004, pp.1-9
- Ottaviani G. et al., "Sudden infant death syndrome (SIDS) shortly after hexavalent vaccination: another pathology in suspected SIDS?", Virchows Archiv., 2006, 448, pp. 100-104.
- Zinka B. et al., "Unexplained cases of sudden infant death shortly after hexavalent vaccination", Vaccine, luglio 2006, 24 (31-32), pp. 5779-5780.
- Miller N.Z. et a1 . , "Infant mortality rates regressed against number of vaccine doses routinely given: is there a biochemical or synergistic toxicity?", Hum. Exp. Toxicol., maggio 2011.
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15843978/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15602672/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15908063/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16231176/
Il problema dell'alluminio (clicca per aprire)
Alluminio nei vaccini: cosa devono sapere i genitori
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1. Che cos'è l'alluminio?
L'alluminio è un metallo leggero di colore bianco-argenteo, plasmabile e resistente. Queste qualità lo rendono utile in numerosi settori e prodotti, tra cui macchinari, costruzioni, magazzini, pentole, utensili da cucina, tessuti, coloranti e cosmetici. L'alluminio è anche il metallo più abbondante nella crosta terrestre e praticamente tutto l'alluminio presente nell'ambiente si trova nel suolo. Tuttavia, l'alluminio non si trova naturalmente in quantità significative negli organismi viventi (come piante e animali) e non ha alcuna funzione biologica nota. Nell'ultimo secolo, l'uso dell'alluminio in alcuni prodotti ha portato a una maggiore esposizione umana. Le maggiori fonti di esposizione sono gli alimenti contenenti alluminio (ad esempio, lievito in polvere, alimenti trasformati, formule per bambini, ecc.), i prodotti medici (ad esempio, antitraspiranti, antiacidi, ecc.), le iniezioni di allergia e i vaccini.1-3
2. Perché l'alluminio è presente nei vaccini?
Alcuni vaccini utilizzano composti di alluminio (idrossido di alluminio e fosfato di alluminio) come coadiuvanti, ovvero ingredienti che aumentano la risposta immunitaria a un antigene (sostanza estranea).4-5 La Food and Drug Administration (FDA) statunitense afferma che se alcuni vaccini non includessero l'alluminio, la risposta immunitaria che scatenano potrebbe diminuire.6
3. Quali vaccini contengono alluminio?
I seguenti vaccini contengono alluminio e vengono somministrati a neonati, bambini e adolescenti (Fig. 1):
- Epatite B (HepB)
- Esavalente
- Difterite, tetano e pertosse (DTaP e Tdap)
- Haemophilus influenzae tipo b (PedvaxHIB)
- Pneumococco (PCV)
- Epatite A (HepA)
- Papillomavirus umano (HPV)
- Meningococco B (MenB)
Figura 1: Dalla nascita ai 18 anni vengono somministrate fino a 22 dosi di vaccini contenenti alluminio7-8
4. L'esposizione all'alluminio è sicura?
La FDA considera l'alluminio generalmente riconosciuto come sicuro (GRAS) dal 1975.9 Tuttavia, prima del 1990, non esisteva la tecnologia per rilevare accuratamente piccole quantità di alluminio somministrate ai soggetti negli studi scientifici.10 Di conseguenza, non si conosceva la quantità di alluminio che poteva essere assorbita prima dell'insorgenza di effetti negativi.
Dal 1990, grazie ai progressi tecnologici, si è osservato che le piccole quantità di alluminio che rimangono nel corpo umano interferiscono con una serie di processi cellulari e metabolici nel sistema nervoso e nei tessuti di altre parti del corpo.1-10-11 I maggiori effetti negativi dell'alluminio sono stati osservati nel sistema nervoso e vanno dalla compromissione delle abilità motorie all'encefalopatia (alterazione dello stato mentale, cambiamenti di personalità, difficoltà di pensiero, perdita di memoria, convulsioni, coma e altro).2-12
Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) riconosce l'alluminio come una neurotossina nota.2 Inoltre, la FDA ha messo in guardia sui rischi della tossicità dell'alluminio nei neonati e nei bambini.13
REGISTRO FEDERALE: Il giornale quotidiano del governo degli Stati Uniti"Anche i neonati a termine con una funzione renale normale possono essere a rischio a causa della rapida crescita e dell'immaturità del cervello e dello scheletro, nonché dell'immaturità della barriera emato-encefalica. Fino all'età di 1 o 2 anni, i neonati hanno un tasso di filtrazione glomerulare inferiore a quello degli adulti, il che influisce sulla loro funzione renale. L'agenzia teme che i bambini piccoli e quelli con funzione renale immatura siano a maggior rischio di esposizione all'alluminio". |
5. Quanto alluminio orale non è sicuro?
Nel 2008 l'Agency for Toxic Substances and Disease Registry (ATSDR), una divisione dell'HHS, ha utilizzato gli studi sugli effetti neurotossici dell'alluminio per stabilire che non si dovrebbe assumere per via orale più di 1 milligrammo (1.000 microgrammi) di alluminio per chilogrammo di peso corporeo al giorno per evitare gli effetti negativi dell'alluminio.2
6. Quanto alluminio iniettato non è sicuro?
Per determinare la quantità di alluminio che può essere iniettata in modo sicuro è necessario convertire il limite di alluminio orale dell'ATSDR. Il limite ATSDR per l'alluminio orale (1.000 microgrammi di alluminio per chilogrammo di peso corporeo al giorno) si basa sullo 0,1% dell'alluminio orale che viene assorbito nel flusso sanguigno, poiché il tratto digestivo blocca quasi tutto l'alluminio orale.2 Al contrario, l'alluminio iniettato per via intramuscolare bypassa il tratto digestivo e il 100% dell'alluminio può essere assorbito nel flusso sanguigno nel corso del tempo (cioè, la proporzione di alluminio assorbito è 1.000 volte maggiore). Per tenere conto di queste diverse quantità di assorbimento, il limite di alluminio orale dell'ATSDR deve essere diviso per 1000. Questa conversione porta a un limite di alluminio nel sangue derivato dall'ATSDR di 1 microgrammo di alluminio (0,1% di 1.000 microgrammi) per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Di conseguenza, per evitare gli effetti neurotossici dell'alluminio, non più di 1 microgrammo di alluminio per chilogrammo di peso corporeo dovrebbe entrare nel flusso sanguigno su base giornaliera. La Figura 3 mostra il limite di alluminio nel sangue derivato dall'ATSDR per i neonati di varie età in base al loro peso.
7. Quanto alluminio c'è nei vaccini?
La quantità di alluminio nei vaccini varia.16 Nel 1968, il governo federale americano ha fissato il limite per la quantità di alluminio nei vaccini a 850 microgrammi per dose, in base alla quantità di alluminio necessaria per rendere efficaci alcuni vaccini.6-17 Di conseguenza, la quantità di alluminio nei vaccini infantili contenenti alluminio varia da 125 a 850 microgrammi per dose. La Figura 4 mostra il contenuto di alluminio di una dose di vari vaccini somministrati ai bambini.
8. Alcuni studi hanno confrontato la quantità di alluminio nei vaccini con il limite derivato dall'ATSDR (Agency for Toxic Substances and Disease Registry)?
Nel 2011 è stato pubblicato uno studio che intendeva confrontare la quantità di alluminio nei vaccini con il limite per il flusso sanguigno stabilito dall'ATSDR.18 Tuttavia, questo studio ha erroneamente basato i suoi calcoli sullo 0,78% di alluminio orale assorbito nel flusso sanguigno, anziché sul valore dello 0,1% utilizzato dall'ATSDR nei suoi calcoli.19-20 Di conseguenza, lo studio del 2011 ha ipotizzato che quasi 8 volte (0,78%/0,1%) l'alluminio possa entrare in sicurezza nel flusso sanguigno, e questo ha portato a una conclusione errata.
9. L'esposizione all'alluminio dei vaccini è sicura?
I vaccini vengono iniettati per via intramuscolare e la velocità con cui l'alluminio dei vaccini migra dal muscolo umano al flusso sanguigno non è nota. Gli studi condotti sugli animali suggeriscono che l'alluminio dei vaccini può impiegare da un paio di mesi a più di un anno per entrare nel flusso sanguigno, a causa di molteplici variabili.21-23 Poiché l'esposizione cumulativa all'alluminio dei vaccini nei bambini di età inferiore a un anno supera di diverse centinaia il limite giornaliero stabilito dall'ATSDR (Fig. 3 e 4), il limite sarebbe comunque superato se l'alluminio dei vaccini entrasse nel flusso sanguigno nel corso di circa un anno. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che l'alluminio dei vaccini viene assorbito dalle cellule immunitarie e raggiunge parti del corpo lontane dal sito di inoculo, compreso il cervello.24
L'entità degli effetti negativi dell'alluminio nei vaccini non è nota, poiché non sono stati condotti studi sulla sicurezza che confrontino una popolazione vaccinata con vaccini contenenti alluminio con una popolazione non vaccinata con tali vaccini.
Limite di alluminio del flusso sanguigno derivato dall’ATSDR2-14-15
Figura 3: questo grafico mostra il limite di alluminio per i bambini di varie età, come derivato dall'Agenzia per le sostanze tossiche e il registro delle malattie, una divisione del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti. Il limite indica che non più di 1 microgrammo di alluminio per chilogrammo di peso corporeo dovrebbe entrare nel flusso sanguigno su base giornaliera per evitare gli effetti neurotossici dell'alluminio.
Quantità di alluminio nei vaccini
Riferimenti (clicca per aprire)
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- U.S. Food and Drug Administration. Silver Spring (MD): U.S. Food and Drug Administration. SCOGS (Select Committee on GRAS Substances); [cited 2018 Aug 16]. https://www.accessdata.fda.gov/scripts/fdcc/?set=SCOGS.
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Articolo tradotto da Physicians for Informed Consent