Il 3 febbraio del 2020 sulla rivista Nature esce un articolo sulle possibili origini del virus di cui non si accorge quasi nessuno, a parte gli addetti ai lavori. L'Istituto di Virologia di Wuhan annuncia di aver trovato un virus dei pipistrelli che condivide con il nuovo coronavirus il 96,2 per cento del genoma: di tutti i coronavirus conosciuti, RaTG13 è quello più vicino a SARS-Cov-2.
Come mai, data l'eccezionalità del ritrovamento, non viene fornito nessun altro dettaglio circa le origini di questo vecchio virus così simile al patogeno che ha ucciso 900 mila persone nel mondo?