L'intervista del Prof. G. Frajese, docente universitario e specializzato in endocrinologia a un team di medici inglesi
Sui vaccini Covid-19 abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto, non è facile formarsi un’opinione e prendere delle decisioni. Non è facile districarsi nel groviglio d’informazioni contraddittorie e spesso false che ci arrivano dai media e ancora meno in un dibattito dove tutti intervengono con giudizi che non vogliono mettere in discussione.
Come sempre, servono risposte, ma le risposte giuste si trovano solo quando si fanno le domande giuste. Per aiutarvi a trovarle abbiamo rivolto una serie di domande a un team di medici inglesi (Unite4Truth), che si è espresso in particolare sulla somministrazione di vaccini Covid-19 a bambini e ragazzi.
Perché se è difficile prendere una decisione informata che riguarda noi stessi, lo è ancor di più avere la responsabilità di scegliere al posto dei nostri ragazzi.
Sentiamo cosa hanno da dirci in questa intervista, dove ad interrogarli è un medico nostrano: il Prof. Giovanni Vanni Frajese, docente universitario e specializzato in endocrinologia.
L’intervista del Prof. Frajese
Prof. Frajese: innanzitutto potete spiegarci chi siete e perché avete pensato di rivolgervi all’opinione pubblica?
Medici inglesi: Siamo un gruppo di medici che operano in Gran Bretagna e desideriamo informarvi delle nostre gravi preoccupazioni in merito alle proposte per somministrare i vaccini COVID-19 ai bambini e ai ragazzi. Problemi documentati, che vengono ignorati da molti operatori sanitari, dai rappresentanti politici e dagli organi di governo. Quelli che, come noi, tentano di esporre la situazione vengono ignorati, licenziati o censurati.
Prof. Frajese: sono un medico e un professore universitario, ma cosa dite? Non vi rendete conto che in questo momento è fondamentale vaccinare tutti, così da poter tornare a vivere? Come potete da medici insinuare paura nella popolazione? È incredibile.
Medici inglesi: È proprio questo che ci preoccupa. Documenti governativi suggeriscono che l’implementazione del vaccino Covid-19 nei bambini di età superiore ai 12 anni sia già pianificata per settembre 2021.
Prof. Frajese: Certamente, il piano vaccinale comprenderà di immunizzare tutta la popolazione a scaglioni di fasce di età.
Medici Inglesi: I vaccini, come qualsiasi altro trattamento medico, comportano diversi rischi e benefici. Il rapporto rischi benefici cambia moltissimo a seconda dell’età del paziente a cui viene somministrato. Per i vaccini Covid-19, i potenziali benefici sono evidenti per gli anziani e per pazienti vulnerabili, tuttavia, per i bambini, l’equilibrio tra rischi e benefici sarebbe molto diverso.
Vaccini che danneggiarono bambini e adolescenti: i precedenti
Prof Frajese: Ma cosa dite? Non sperimenterebbero mai sui bambini vaccini non sicuri!
Medici Inglesi: Ricordate il vaccino contro l’influenza suina, Pandemrix? Lanciato a seguito della pandemia del 2010, ha provocato in bambini e adolescenti oltre mille casi di una lesione cerebrale devastante (narcolessia), prima di essere ritirato. Poi ci fu in Dengvaxia, un nuovo vaccino contro la Dengue, che fu distribuito anche ai bambini prima dei risultati completi dello studio e ne sono morti una ventina per un possibile aumento della risposta immune dovuta agli anticorpi, prima che il vaccino fosse ritirato. Non dobbiamo rischiare di ripetere errori del genere con i vaccini Covid-19: l’impatto sarebbe devastante, non solo per la popolazione colpita, ma in generale sulla campagna vaccinale.
Prof Frajese: Ma qual è il vostro punto?
Medici inglesi: Nessun intervento medico dovrebbe essere introdotto per tutti, ma per ogni gruppo di età e di persone si dovrebbero adottare misure diverse. Questo approccio è stato delineato lo scorso ottobre dal capo della task force governativa inglese sui vaccini, Kate Bringham, che ha affermato: “Dobbiamo solo vaccinare tutti coloro che sono a rischio. Non ci sarà vaccinazione per le persone sotto i 18 anni. Vaccino solo per le persone sopra i 50 anni, incentrato sugli operatori sanitari, sugli assistenti domiciliari e sui soggetti vulnerabili.
Prof Frajese: mi sembra sensato, proteggere le categorie a rischio e non correre il rischio di danneggiare le altre categorie.
Medici inglesi: I bambini sani hanno pochissime possibilità di contrarre il Covid-19, con un rischio di morte di 1 su 2,5 milioni. Nessun bambino precedentemente sano di età inferiore ai 15 anni è morto durante la pandemia nel Regno Unito. I ricoveri in ospedale, o in terapia intensiva, sono estremamente rari, la maggior parte dei bambini risultano asintomatici o con sintomi molto lievi.
Vaccino anti-Covid sui bambini: dannosa anche per l’immunità di gregge
Prof Frajese: resta però il problema dell’immunità di gregge, che è importante per gli anziani e per le persone fragili.
Medici inglesi: “L’immunità sviluppata naturalmente da bambini e ragazzi darà un’immunità generale più ampia e duratura rispetto a quella acquisita con la vaccinazione.”
Prof Frajese: ci spieghi perché molti bambini saranno già immuni.
Medici inglesi: Già due terzi della popolazione adulta inglese, per esempio, ha ricevuto almeno una dose di un vaccino Covid-19. I modelli che presumono che la vaccinazione dei bambini sia necessaria per raggiungere l’immunità di gregge non hanno tenuto conto della percentuale di coloro che già avevano l’immunità prima di marzo 2020, coloro che l’hanno acquisita naturalmente.”
Prof Frajese: Voi in Inghilterra siete avanti con la vaccinazione rispetto all’Italia, ma avete già raggiunto l’immunità di gregge?
Medici inglesi: modelli matematici hanno elaborato di recente calcoli che ci confermano sia stata raggiunta dal 12 aprile 2021. Ciò nonostante, la campagna vaccinale per fasce di età sempre più giovani continua. Il 13 maggio, l’MHRA ha ricevuto un totale di 224.544 eventi avversi (reazioni individuali al farmaco non desiderabili) tra cui 1.145 morti in associazione con vaccini SARS-CoV-2, nella sola Inghilterra. Le segnalazioni di ictus dovuti a trombosi venose cerebrali erano inizialmente in numero limitato, ma con l’aumentare della consapevolezza, molte altre segnalazioni hanno portato alla conclusione che il vaccino AstraZeneca non deve essere usato per adulti sotto i 40 anni di età e questo risultato, imprevedibile, ha portato anche alla sospensione della sperimentazione sui bambini del vaccino Oxford AstraZeneca.”
I pericoli della proteina Spike
Prof Frajese: Si, infatti, non molti vogliono vaccinarsi con l’AstraZeneca.
Medici inglesi: Eventi simili sono stati osservati purtroppo anche con i vaccini Pfizer e Moderna sul sistema di segnalazione degli eventi avversi (Vaers) degli Stati Uniti. È probabile che questo sia un effetto dovuto alla proteina Spike. La possibilità di ulteriori problemi di salute non può essere esclusa. In Israele, dove i vaccini sono stati ampiamente distribuiti a giovani e adolescenti, il vaccino Pfizer è stato collegato a diversi casi di miocardite nei ragazzi, e sono state sollevate preoccupazioni circa le segnalazioni di cicli mestruali alterati e sanguinamento anomalo nelle ragazze dopo il vaccino.
Prof Frajese: Non mi sembra gli americani dicano lo stesso, il vaccino è sicuro anche per i bambini, lo dicono tutti gli esperti più famosi.
Medici inglesi: La cosa più preoccupante per quanto riguarda la possibile vaccinazione dei bambini, è che c’è stato recentemente segnalato un numero preoccupante di decessi (4178), associati alla vaccinazione, segnalati al sistema VAERS negli Stati Uniti. Un gruppo, America’s Frontline Doctors, sta facendo causa al governo e ha raccolto 672,952 firme per fermare l’uso dei vaccini sperimentali. In Israele sono al momento stimati 1600 decessi per la stessa causa.
Prof Frajese: Non mi state tranquillizzando, io ho una figlia adolescente.
Medici inglesi: Tutti gli studi di fase 3 sul vaccino Covid-19 sono in corso e non dovrebbero concludersi prima della fine del 2022/inizio 2023. I vaccini sono, pertanto, attualmente ancora sperimentali con solo un numero limitato di dati sulla sicurezza degli adulti a breve termine, e assolutamente nessun dato a lungo termine disponibile. Inoltre, molti utilizzano una tecnologia di vaccino a mRNA completamente nuova, che non è mai stata precedentemente approvata per l’uso negli esseri umani. Il mRNA è un profarmaco e non si sa quanta proteina spike produrrà un individuo. Potenziali effetti a insorgenza tardiva possono richiedere mesi o anni per diventare evidenti. I limitati studi sui bambini intrapresi fino ad oggi sono del tutto sottodimensionati e non possono escludere effetti collaterali gravi, anche se non comuni.
Prof Frajese: Ma i bambini hanno tutta la vita davanti a loro!
Medici inglesi: Sì, e i loro sistemi immunologici e neurologici sono ancora in fase di sviluppo, rendendoli potenzialmente più vulnerabili agli effetti avversi rispetto agli adulti. Sono già stati evidenziati collegamenti con malattie autoimmuni e possibili effetti sulla fertilità. Un documento pubblicato di recente ha sollevato la possibilità che i vaccini a mRNA Covid-19 possano innescare malattie neurodegenerative, basate sui prioni. Ma la cosa più importante è che tutti i rischi siano essi potenziali, conosciuti e sconosciuti, devono essere considerati sul piatto della bilancia contro i rischi del Covid19 stesso.”
Calcolo rischi/benefici sui bambini non supporta la somministrazione
Prof Frajese: Quindi un rapporto rischi/benefici molto diverso dovrà essere applicato ai bambini rispetto agli adulti. Mi sembra logico.
Medici inglesi: c’è una saggezza importante nel giuramento di Ippocrate che afferma: “Primo: non fare del male”. Tutti gli interventi medici comportano un rischio, quindi abbiamo il dovere di agire con cautela e proporzionalità. Questo è particolarmente vero quando si prende in considerazione un intervento di massa su una popolazione assolutamente sana. Deve esserci una chiara evidenza di benefici, di gran lunga superiori ai danni. Le attuali evidenze disponibili mostrano chiaramente che il calcolo del rischio rispetto al beneficio NON supporta la somministrazione di vaccini Covid-19 nei bambini. Nella carta internazionale dei diritti del fanciullo si afferma che “il bambino, a causa della sua immaturità fisica e mentale, ha bisogno di speciali tutele e cure, inclusa un’adeguata protezione legale”. Come adulti, abbiamo il dovere di proteggere i bambini da danni non necessari e imprevedibili.
Concludiamo che è irresponsabile, in quanto non necessario, includere i bambini sotto i 18 anni nella vaccinazione Covid-19 nazionale. Anche gli studi clinici sui bambini pongono enormi dilemmi etici, alla luce della mancanza di potenziali benefici per i partecipanti allo studio, e dei rischi ancora sconosciuti. Si dovrebbe attendere la fine degli attuali studi di Fase 3 e diversi anni di dati sulla sicurezza negli adulti, per escludere o quantificare tutti i potenziali effetti negativi.
Prof Frajese: E cosa proponete?
Medici inglesi: Chiediamo ai nostri governi e alle autorità di non vaccinare i bambini contro il Covid-19. È stata esercitata estrema cautela su molti aspetti della pandemia, ma sicuramente ora è il momento più importante per esercitare la vera cautela: non vogliamo essere la generazione di adulti che, per fretta e per paura, rischia la salute dei bambini.
Prof Frajese: Mi avete convinto, sono d’accordo.
Prof. Giovanni Vanni Frajese