La nostra democrazia prevede dei diritti e dei doveri dettati da una carta fondamentale per noi, la Costituzione italiana e l'insieme delle norme in essa contenute contenute delineano l'indirizzo della società italiana. Parliamo di diritti fondamentali come l'Articolo 21, "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" e nessuno, se non l'autorità giudiziaria italiana, può limitarlo.
Ma se qualcuno lo limitasse? E se questo qualcuno non lo facesse per un vero credo profondo, magari per noi sbagliato ma comunque sentito, ma lo facesse per un enorme conflitto di interessi? Dite che è troppo estremo come scenario?Prendiamo il tema vaccini: Amazon sta lavorando in segreto e da oltre un anno allo sviluppo di un vaccino contro il raffreddore. Il progetto sembrerebbe chiamarsi “Gesundheit” e ci stanno lavorando circa cento esperti del team “Grand challenge”.
Facebook non è da meno tramite la Chan Zuckerberg Biohub, il centro di ricerca finanziato dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e da sua moglie Priscilla Chan.Dall’analisi di Cnbc emerge la volontà da parte di queste aziende, di sviluppare internamente progetti con l’obiettivo di tuffarsi nel business dell’assistenza sanitaria, che vale circa 3,5 trilioni di dollari solo negli Stati Uniti.La censura è incostituzionale e se ha l'ombra del conflitto di interesse è anche amorale e criminale!
Amazon vuole sviluppare un vaccino contro il raffreddore
Il colosso di Seattle sarebbe all’opera da oltre un anno al progetto segreto denominato “Gesundheit”, finalizzato allo sviluppo di una cura per una delle infezioni più comuni, su cui starebbero lavorando circa cento esperti del team “Grand challenge”
Amazon sta lavorando allo sviluppo di un vaccino contro il raffreddore. Secondo quanto riporta Cnbc, il colosso di Seattle sarebbe all’opera da oltre un anno al progetto segreto denominato “Gesundheit”. Su tale progetto stanno lavorando circa cento esperti del team “Grand challenge”, un gruppo di ricerca e sviluppo che opera sotto l’ala della divisione cloud del gruppo (Amazon web service).
Le mosse di Amazon
Dall’analisi di Cnbc emerge la volontà da parte di Amazon di sviluppare internamente il progetto. L’obiettivo è tuffarsi nel business dell’assistenza sanitaria, che vale circa 3,5 trilioni di dollari solo negli Stati Uniti. Tuttavia, non è chiaro in che modo Amazon si stia avvicinando a questa sfida, né quanti soldi stia investendo. Anche perché, la società di Jeff Bezos non ha ancora riconosciuto pubblicamente l’attività di Grand challenge, e nemmeno l’esistenza di un gruppo di ricerca sul raffreddore.
Raffreddore, i numeri negli Usa
I numeri di un’indagine storica del 2003 dell’Università del Michigan, riporta ancora Cnbc, mostrano l’incidenza dei raffreddori sull’economia statunitense: l’impatto è di 40 miliardi di dollari all’anno. Ma oggi la cifra è molto più alta. A causare tale perdita sono sia le visite mediche, sia il calo della produttività. Lo studio in questione, inoltre, ha riportato che i raffreddori sono anche responsabili di quasi 200 milioni di giorni di scuola persi, con conseguente assenza dal lavoro da parte dei genitori. L’obiettivo di Amazon è anche quello di valutare l’impatto del raffreddore sulla società.
Non solo Bezos
Ma Bezos e soci non sono gli unici a puntare sullo sviluppo di una cura contro il raffreddore. Alcuni ricercatori dell’Università di Stanford e della California sembra stiano lavorando a un nuovo approccio nei confronti dell’infezione, che prevede la disabilitazione temporanea di una singola proteina all’interno delle nostre cellule. Così come lo stanno facendo anche i ricercatori del Chan Zuckerberg Biohub, finanziato dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e da sua moglie Priscilla Chan.