Ci siamo finiti di leggere ciò che i politici europei (e media in generale) non hanno letto, lo Special Eurobarometer 488 - Report “Europeans’ attitudes towards vaccination”.
In Italia la notizia era rimbalzata con titolo del tenore di “Vaccini, il 46% degli italiani teme effetti collaterali gravi” o “Vaccini, quasi un italiano su due teme effetti collaterali gravi”. Definire il dato parziale è veramente eufemistico.
Comprendiamo che il duro lavoro del vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen non gli abbia permesso di leggere tutte e 89 le pagine del report, ma prima di fare le sue dichiarazioni ai media, che sappiamo bene avere enormi problemi di comprensione, avrebbe dovuto almeno leggere le conclusioni o l'introduzione.
L'intero report è un'analisi statistica derivata da una serie di domande proposte ad un campione di 27.524 intervistati sparsi nei 28 paesi dell'Unione Europea secondo degli specifici standard e con interviste dirette, ovvero non online. Ovviamente siamo lievemente di parte, pertanto pur tentando di riassumere a grandi linee i punti importanti dell'intero report, visto il grande quantitativo di dati, vi consigliamo di leggerlo e farvi una vostra personale idea.
Il riassunto Corvelva
Il riassunto che noi possiamo fare è preoccupante perchè non può essere disgiunto dal modo con cui la notizia è apparsa sui media italiani. Il dato che il 46% degli italiani teme reazioni avverse è artefatto, estratto a caso da una serie di domande in cui la singola risposta non può essere slegata dalle altre. Anche fosse reale dovrebbe aver lanciato un allert sulla qualità della farmacovigilanza essendo le coperture DTP1 (prima dose di esavalente o tetravalente) sopra al 95% dal 1990.
Allora la domanda è a che scopo? Sappiamo bene, leggendo il report, che non temano i social o i siti web come quello di Corvelva visto che hanno, mediamente, un influenza bassissima come fonte di informazione sulle vaccinazioni e gli europei, sempre mediamente, si fidano dei medici e, visto gli enormi capitali che le industrie farmaceutiche destinano ai medici e alle università, il trend non diminuirà certamente, pertanto perché? Per quale motivo ingenerare psicosi in quei quattro disinformati politicanti?
La conoscenza delle malattie in Europa è totalmente slegata al pericolo delle stesse. La popolazione teme malattie che hanno tassi di contagi e decessi irrilevanti e non percepisce problemi di più ampia portata.
Corvelva, non è riuscita a comprendere a pieno il disegno dietro ai proclami degl'ultimi giorni, ogni ipotesi sfocia in teorie che definire complottistiche sarebbe facilissimo, pertanto ci fermiamo ai dati: l'europeo si fida dei vaccini, sia per la qualità che per la sicurezza e, dato forse tra i più importanti per noi, il 13% pensa che non ci dovrebbero essere programmi vaccinali essendo i vaccini una scelta del tutto personale.
Lasciamo a voi ogni ipotesi non tanto sui dati, ma il motivo per cui hanno estrapolato un dato secondario, artefatto e limitato e con questo ci hanno aperto i giornali di mezza Italia.
Il riassunto Eurobarometer 488
Il report nasce per aiutare i Parlamentari europei ad attivare iniziative volte a portare la popolazione europea alla soglia del 95%, senza minimamente utilizzare riferimenti scientifici su quali malattie e per quali coperture, ovvero 95% omnicomprensivo, Eurobarometer ha deciso di comprendere l'atteggiamento degli europei nei confronti dei vaccini e da qui nasce questo enorme sondaggio.
Il vaccino viene inteso come la miglior difesa contro le gravi malattie sin dall'introduzione di questo report, pertanto, secondo i media italici, il vero problema doveva per forza essere il “calo della fiducia del pubblico nella loro efficacia e sicurezza”. L'unione Europea in effetti la più bassa fiducia nella sicurezza e nell'efficacia dei vaccini a livello mondiale e i livelli di fiducia variano a seconda del vaccino, ma importante notare che esiste una correlazione tra la fiducia nei vaccini degli addetti al settore/ professionisti (cioè i medici ndr) e la fiducia del pubblico in genere."
Il report esprime appunto un sondaggio derivato da delle domande, queste sono raggruppate nei seguenti argomenti:
- La percezione da parte degli europei delle malattie prevenibili con vaccino e dell'efficacia percepita
di vaccini. - Le esperienze degli europei con le vaccinazioni, tra cui se loro o un membro della loro famiglia è stato recentemente vaccinato, le loro ragioni per essere vaccinati o non vaccinati e se hanno un certificato vaccinale.
- Livelli di conoscenza degli europei circa gli effetti dei vaccini.
- Atteggiamenti riguardo all'importanza delle vaccinazioni, che si tratti di evitare o meno i lead di vaccinazione.
a gravi problemi di salute, e chi dovrebbe essere vaccinato. - Le fonti di informazione degli europei sui vaccini e la misura in cui si fidano di loro.
La conoscenza delle malattie
Percezione delle malattie
La percezione delle malattie è decisamente slegata ai reali decessi e/o contagi derivati dalla malattia stessa.
- Il 56% afferma che l'influenza causi decessi in Europa.
- Il 53% afferma che la meningite causi decessi in Europa.
- Il 40% afferma che l'epatite causi decessi in Europa.
- Il 37% afferma che morbillo causi decessi in Europa.
- Il 22% afferma che tetano causi decessi in Europa.
- Il 17% afferma che poliomielite causi decessi in Europa.
- Meno di un quinto pensa che nessuna di queste malattie causi decessi in Europa.
Le percentuali variano molto dalla nazione degli intervistati. In Italia solo il 15% degli intervistati vede l'influenza come malattia che causa decessi, Grecia l'87%.
Percezione dell'efficacia delle vaccinazioni
- Il 52% pensa che i vaccini sono sicuramente efficaci
- Il 33% afferma che sono probabilmente efficaci.
- Il 6% afferma che probabilmente non sono efficaci
- Il 3% afferma che non sono affatto efficaci
- Il 4% afferma che dipende dalla malattia.
Le percentuali variano molto dalla nazione degli intervistati. La Lettonia si distingue per una percentuale particolarmente alta di intervistati che pensano che questi vaccini non siano probabilmente efficaci (18%) mentre a Malta solo l'1% lo pensa. In Italia il 9% degli intervistati afferma che dipende dalla malattia.
Incidenza delle vaccinazioni
Dopo aver ricevuto le vaccinazioni
Vaccinazioni ricevute negli ultimi 5 anni
- Il 66% afferma che loro o un membro della loro famiglia è stato vaccinato.
- Il 45% afferma di aver ricevuto una vaccinazione
- Il 27% afferma che i loro figli hanno ricevuto una vaccinazione
- Il 20% afferma che qualcun altro nella loro famiglia è stato vaccinato.
- Il 33% afferma che nessuno nella sua famiglia, compresi se stessi, è stato vaccinato
Motivi per essere vaccinati
Di questi, che hanno ricevuto delle vaccinazioni negli ultimi 5 anni:
- Il 63% afferma che lo hanno fatto su raccomandazione di un medico.
- Il 24% afferma che lo hanno fatto su raccomandazione delle autorità sanitarie
- Il 17% afferma che lo hanno fatto per viaggiare all'estero.
- Il 13% afferma che lo hanno fatto perché obbligatorio.
- Il 9% afferma che lo hanno fatto perché incoraggiati da familiari e amici
- Il 2% afferma che lo hanno fatto senza una ragione particolare
Motivi per non essere vaccinati
Circa un terzo degli europei non vaccinati non vede la necessità delle vaccinazioni, e questo varia molto da paese a paese. I motivi sono vari, tra cui:
- Il 34% afferma che non ne vede la necessità.
- Il 29% afferma che sono ancora coperti da precedenti vaccini.
- Il 22% afferma di non aver ricevuto alcun vaccino da un medico.
- L'11% afferma che i vaccini sono necessari solo per i bambini.
- Il 20% afferma di non essere stati vaccinati perché non credono che i vaccini siano sicuri
In Italia la percentuale di coloro che pensano che i vaccini siano necessari solo per i bambini sale al 23%.
Libretto Vaccinale
- A tutti gli intervistati è stato chiesto se avevano il libretto vaccinale
- Il 50% afferma di avere un libretto vaccinale
- Il 27% afferma di averlo per i figli
- Il 40% afferma di non avere un libretto vaccinale
Per quelli che hanno risposto "Sì, per te stessi", c'è una vasta gamma di risposte a livello nazionale. Lussemburgo ha il più alto tasso, l'l'86%.
Conoscenza della vaccinazione
Conoscendo gli effetti dei vaccini
- La maggior parte degli europei pensa che i vaccini sono rigorosamente testati, ma sono meno efficaci.
- L'80% afferma che i vaccini sono rigorosamente testati prima di essere autorizzati
- L'11% afferma che i vaccini non sono rigorosamente testati prima di essere autorizzati
- Il 9% non sa se i vaccini sono rigorosamente testati prima di essere autorizzati
- Il 55% afferma che i vaccini non sovraccaricano e indeboliscono il sistema immunitario
- Il 31% afferma che i vaccini sovraccaricano e indeboliscono il sistema immunitario
- Il 14% afferma di non sapere se i vaccini sovraccaricano e indeboliscono il sistema immunitario
- Il 49% afferma i vaccini non causano la malattia per cui proteggono
- Il 38% afferma i vaccini causano la malattia per cui proteggono
- Il 13% afferma di non sapere se i vaccini causano la malattia per cui proteggono
- Il 41% afferma che i vaccini non producono gravi effetti collaterali
- Il 48% afferma che i vaccini producono gravi effetti collaterali
- L'11% afferma di non sapere se i vaccini producono gravi effetti collaterali
Vi sono notevoli differenze a livello nazionale nelle proporzioni, pertanto vogliamo soffermarci bene su questo capitolo perché è il dato da cui è stata estrapolata la notizia apparsa in Italia.
Per gli italiani i vaccini sono rigorosamente testati?
- Vero 71%
- Falso 18%
- Non sanno 11%
Per gli italiani i vaccini non indeboliscono il sistema immunitario?
- Vero 54%
- Falso 32%
- Non sanno 14%
Per gli italiani i vaccini non causano le malattie contro cui proteggono?
- Vero 53%
- Falso 34%
- Non sanno 13%
Attitudini verso la vaccinazione
La maggior parte degli europei ritiene che i vaccini siano importanti per tutti, ma vi è una sostanziale variazione tra i paesi in merito all'estensione dell'accordo
- L'88% afferma che i vaccini sono importanti per proteggere non solo te stesso ma anche gli altri
- Il 56% concorda pienamente con questa affermazione
- Il 36% tende ad essere d'accordo
- Il 9% afferma che i vaccini non sono importanti per proteggere non solo te stesso ma anche gli altri
- Il 2% afferma che assolutamente i vaccini non sono importanti per proteggere non solo te stesso ma anche gli altri
- L'82% concorda sul fatto che è importante avere le vaccinazioni di routin
- L'11% tende a non essere d'accordo che è importante avere le vaccinazioni di routin
- Il 4% non è d'accordo che è importante avere le vaccinazioni di routin
- Il 69% afferma che i vaccini non sono importanti solo per i bambini
- Il 29% afferma che i vaccini sono importanti solo per i bambini
- Dal 2 al 4% non sa rispondere se i vaccini sono importanti solo per i bambini
I vaccini sono sono importanti per proteggere gli altri?
Per gli europei:
- 56% totalmente d'accordo
- 32% tendenzialmente d'accordo
- 7% tendenzialmente in disaccordo
- 2% totalmente in disaccordo
- 3% non sa rispondere
Per gli italiani:
- 47% totalmente d'accordo
- 32% tendenzialmente d'accordo
- 12% tendenzialmente in disaccordo
- 4% totalmente in disaccordo
- 5% non sa rispondere
I vaccini danno protezione in coloro che non possono essere vaccinati?
Per gli europei:
- 53% totalmente d'accordo
- 34% tendenzialmente d'accordo
- 7% tendenzialmente in disaccordo
- 2% totalmente in disaccordo
- 4% non sa rispondere
Per gli italiani:
- 43% totalmente d'accordo
- 36% tendenzialmente d'accordo
- 12% tendenzialmente in disaccordo
- 4% totalmente in disaccordo
- 5% non sa rispondere
È importanza della vaccinazione di routine?
Per gli europei:
- 49% totalmente d'accordo
- 33% tendenzialmente d'accordo
- 11% tendenzialmente in disaccordo
- 4% totalmente in disaccordo
- 3% non sa rispondere
Per gli italiani:
- 32% totalmente d'accordo
- 36% tendenzialmente d'accordo
- 18% tendenzialmente in disaccordo
- 7% totalmente in disaccordo
- 7% non sa rispondere
Esistono problemi di salute derivanti dalla mancata vaccinazione?
Per gli europei:
- 47% totalmente d'accordo
- 34% tendenzialmente d'accordo
- 11% tendenzialmente in disaccordo
- 4% totalmente in disaccordo
- 4% non sa rispondere
Per gli italiani:
- 38% totalmente d'accordo
- 35% tendenzialmente d'accordo
- 15% tendenzialmente in disaccordo
- 4% totalmente in disaccordo
- 8% non sa rispondere
Le vaccinazioni non sono solo importanti per i bambini?
Per gli europei:
- 13% totalmente d'accordo
- 16% tendenzialmente d'accordo
- 30% tendenzialmente in disaccordo
- 39% totalmente in disaccordo
- 2% non sa rispondere
Per gli italiani:
- 23% totalmente d'accordo
- 25% tendenzialmente d'accordo
- 27% tendenzialmente in disaccordo
- 20% totalmente in disaccordo
- 5% non sa rispondere
Programmi di vaccinazione
- Il 38% afferma che la vaccinazione debba essere coordinata a livello nazionale
- Il 36% afferma che la vaccinazione debba essere coordinata a livello internazionale
- Il 29% afferma che la vaccinazione debba essere coordinata a livello europeo
- Il 16% afferma che la vaccinazione debba essere coordinata a livello regionale e locale
- Il 9% afferma che non ci dovrebbero essere programmi vaccinali poiché è una scelta personale
Informazioni sulla vaccinazione e sui media
Uso delle fonti per informazioni
- Il 79% afferma che la fonte da cui prende informazioni è un medico generico o un pediatra
- Il 29% afferma che la fonte da cui prende informazioni sono infermieri o medici specialisti
- Il 25% afferma che la fonte da cui prende informazioni un'autorità sanitarie
- Il 25% afferma che la fonte da cui prende informazioni un farmacista
- Il 14% afferma che la fonte da cui prende informazioni è internet
- Il 9% afferma che la fonte da cui prende informazioni è la propria famiglia
- Il 5% afferma che la fonte da cui prende informazioni sono i social network
- Il 5% afferma che la fonte da cui prende informazioni sono gli amici
- Il 2% afferma che non si informa sui vaccini
La maggior parte delle fonti di informazione affidabili
- Il 65% afferma che la fonte più affidabile è un medico o pediatra
- Il 12% afferma che la fonte più affidabile sono le autorità sanitarie
- Il 9% afferma che la fonte più affidabile sono gli operatori sanitari
- Il 4% afferma che la fonte più affidabile sono i farmacisti
- L'1% afferma che la fonte più affidabile sono i social network online
- L'1% afferma che la fonte più affidabile sono gli amici
Influenza dei media sulle vaccinazioni
Agli intervistati è stato chiesto se, durante gli ultimi sei mesi, avessero visto, letto o sentito qualsiasi informazione sulla vaccinazione nei media, e in tal caso, da quali fonti.
- 51% afferma che hanno sentito parlare di vaccini in TV
- 17% afferma che hanno sentito parlare di vaccini in giornali o riviste
- 14% afferma che hanno sentito parlare di vaccini in radio
- 12% afferma che hanno sentito parlare di vaccini in social network
- 10% afferma che hanno sentito parlare di vaccini in internet
- Il 34% non ha sentito parlare di vaccini dalle fonti di informazione