Infatti, nella legge è previsto che i genitori presentino documentazione di avvenuta vaccinazione o prenotazione delle vaccinazioni mancanti e che le scuole segnalino all’ASL i bambini non in regola per una convocazione.
Alcune Regioni come Emilia-Romagna, Sicilia, Piemonte ed altre, avevano messo a punto una procedura diversa che prevedeva la comunicazione degli iscritti alla scuola alle ASL che avrebbe effettuato i controlli per poi comunicare alle scuole gli inadempienti.
Il Garante della Privacy, interrogato dalla Toscana, ha detto sì alle scuole che potranno mandare gli elenchi degli iscritti alle Asl per verificare se i bambini sono vaccinati. E anche le Asl di propria iniziativa possono mandare alle famiglie documenti che certificano che i bambini sono vaccinati e quindi si possono iscrivere alle scuole dell’obbligo oppure ai nidi e alle materne. Ma è assolutamente vietato alle Asl mandare direttamente alle scuole l’elenco coi bambini vaccinati e non vaccinati, in modo che le scuole prendano i provvedimenti di loro competenza.
“La decisione pronunciata dal Garante della Privacy di consentire a scuole e servizi educativi per l’infanzia di inviare l’elenco degli iscritti alle Asl, è inefficace ai fini di quella semplificazione che avrebbe sgravato le incombenze di scuole e famiglie. Manca, infatti, l’autorizzazione al flusso inverso, ovvero l’invio, da parte delle Asl alle scuole, dei nominativi dei soggetti inadempienti”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera commentando la decisione del Garante della Privacy di autorizzare l’invio dell’elenco degli iscritti alle Asl.
“L’unico modo – ha sottolineato l’assessore – per evitare che le famiglie presentino il certificato vaccinale, l’autocertificazione o la richiesta di prenotazione e che le scuole raccolgano e inoltrino la documentazione alle Ats per le verifiche, sarebbe stato quello di anticipare già da questo anno scolastico quello scambio reciproco dei dati previsto dalla legge a partire dal 2019/2020”. Gallera ha ricordato che Regione Lombardia ha avanzato al Garante questa richiesta. “Ci auguriamo possa essere accolta, per venire veramente incontro alle esigenze delle famiglie e ristabilire un po’ di ordine ad una situazione caotica, che sta oggettivamente.
Download: Provvedimento del 1° settembre 2017
Fonte: Orizzonte Scuola