Bandire, striscioni e la morte con tanto d’accetta in mano. Seicento attivisti Stop 5G prevenienti da ogni parte d’Italia si sono radunati oggi a Roma, per manifestare in Piazza di Montecitorio a margine del convegno internazionale Stop 5G tenuto all’interno della Camera de Deputati. Le rivendicazioni sono state contro le scelte del Governo, responsabile più che di un’innovativa manovra tecnologica di una vera e propria sperimentazione sanitaria condotta sull’intera popolazione, non informata dei gravi pericoli: “Hanno svenduta la salute pubblica per 6,55 miliardi di euro – la denuncia gridata in piazza dai promotori dell’Alleanza Italiana Stop 5G noi non siamo disposti ad essere irradiati da una tecnologia che usa radiofrequenze inesplorate, già possibili cancerogene“. A manifestare c’erano Sindaci, parlamentari, medici e malati, principalmente di elettrosensibilità, sensibilità chimica multipla e fibromialgia.