"Matteo Mantovani ha ammesso: ha fatto alcuni regali ma non ha corrotto nessuno. Si sono svolti ieri a Roma gli interrogatori per l’ennesimo capitolo nero della sanità, una vicenda di presunti favori alle aziende farmaceutiche per aiutarle a commercializzare farmaci senza le garanzie di legge. Ad essere coinvolti due dipendenti dell’Aifa, l’Agenzia del Farmaco istitutita per cancellare il periodo più nero di Farmacopoli che vedeva coinvolta la Commissione Unica del Farmaco e Duilio Poggiolini, e finita di nuovo in una vicenda giudiziaria."
Matteo Mantovani è procuratore di un’azienda farmaceutica ed è indagato per corruzione. Durante l’interrogatorio di ieri da parte della Procura di Roma (competente per territorio per la maggior parte dei trenta indagati) e del Gip di Torino, Sandra Recchione, ha ammesso di avere pagato a Pasqualino Rossi, rappresentante dell’Aifa presso l’Agenzia europea del Farmaco (Emea) il rifacimento delle finestre di casa, mobili e viaggi per circa 20mila euro.
Pasqualino Rossi è rappresentante per l’Italia della European Medicines Agency, ed è il principale indagato nell’inchiesta. Anche per lui si ipotizza il reato di corruzione. Cinque ore è durato il suo interrogatorio: ha ammesso d’aver ricevuto omaggi ma ha specificato a chiare lettere di «non aver mai compiuto nulla contro la salute dei cittadini e nulla contro la pubblica amministrazione».
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