L’ex Ministro De Lorenzo, per la modica cifra di 600 milioni di lire, ha imposto la vaccinazione obbligatoria anti-Epatite B in Italia a tutti i neonati, ai minori fino ai dodici anni di età e a una platea di soggetti arbitrariamente considerati a rischio.
La base del suo disegno di legge partiva dall’assunto che, statisticamente, su 100 soggetti da vaccinare ma sottoposte ad esami pre-vaccinali (screening anticorpali), il 40% risultava positivo e pertanto non vaccinabile mentre il 60% risultava vaccinabile. Eliminando lo screening semplicemente si colmava questo divario e si arrivava ad una super moderna vaccinazione generalizzata in barba a qualsiasi ragionamento scientifico.
Audio estratto dall'udienza del "Processo De Lorenzo" del 17 febbraio 1997, Napoli.