Basse concentrazioni di coadiuvante idrossido di alluminio, formando aggregati di dimensioni limitate, inducono selettivamente un aumento dell'alluminio cerebrale e neurotossicità a lungo termine nel topo
L'idrossido di alluminio (allume) è stato a lungo aggiunto come coadiuvante dei vaccini. È costituito da nanoparticelle che formano aggregati. Una biopersistenza inaspettatamente duratura di aggregati di allume è stata riscontrata nelle cellule immunitarie di pazienti con affaticamento cronico, disfunzioni cognitive, mialgie e disimmunità [1], [2]. Abbiamo documentato nei topi una lenta traslocazione degli aggregati di allume catturati dalle cellule del lignaggio monocitario dal muscolo iniettato al cervello [3], [4], [5]. In questa sede, sono state esaminate la funzione cerebrale e la concentrazione di alluminio (Al) molto tempo dopo le iniezioni.
I metodi - Alhydrogel® è stato iniettato nel muscolo TA di topi CD1 adulti di sesso femminile a 3 dosi comprese tra 133 e 800 μg Al/kg. Sono stati utilizzati otto test validati per valutare le prestazioni cognitive e motorie 180 giorni dopo l'iniezione. I cervelli sono stati raccolti per la determinazione del livello di Al e per l'immunoistochimica di Iba-1.
Risultati - È stato osservato un modello neurotossicologico insolito, limitato alle dosi più basse di allume. Cambiamenti neurocomportamentali, tra cui diminuzione dei livelli di attività e alterazione del comportamento ansioso, sono stati documentati negli animali esposti alle due dosi più basse (133 e 200 μg Al/kg) ma non alla dose più alta (800 μg Al/kg), rispetto ai controlli. Coerentemente, i livelli cerebrali di Al sono aumentati negli animali esposti alle dosi più basse. Un aumento delle cellule microgliali è stato riscontrato nell'amigdala del gruppo con 200 μg Al/kg. È interessante notare che le sospensioni iniettate corrispondenti alle due dosi più basse contenevano aggregati molto più piccoli (1,50-1,75 μm) rispetto alla dose più alta (4,70 μm).
Conclusioni - Le particelle di allume iniettate nel muscolo possono indurre effetti neurotossici e accumulo cerebrale di Al sei mesi dopo l'iniezione nei topi. Gli effetti neurotossici sono limitati alle sospensioni a bassa concentrazione che formano piccoli aggregati di particelle. Tali aggregati di dimensioni batteriche sono noti per essere catturati selettivamente dalle cellule del lignaggio dei monociti. Questo studio suggerisce fortemente che, in contrasto con il paradigma "la dose fa il veleno" della tossicologia classica, la tossicologia dell'allume obbedisce alle regole specifiche della tossicologia delle piccole particelle, meritando quindi una rivalutazione approfondita. (Questo studio è stato sostenuto dall'ANSM).