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Ceppi unici di SV40 nei poliovaccini commerciali del 1955 non facilmente identificabili con gli attuali test per l'infezione da SV40

  • "... L'SV40 è stato identificato per la prima volta come contaminante dei poliovaccini utilizzati dal 1955 al 1963. Recentemente, l'SV40 è stato individuato in diversi tumori umani. ..."
  • Vaccini/Malattie: Poliomielite
  • Componenti/Eccipienti: Simian virus 40
  • Data: 1999
  • DOI: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10626798

L'SV40 è stato identificato per la prima volta come contaminante dei poliovaccini utilizzati dal 1955 al 1963. Recentemente, l'SV40 è stato individuato in diversi tumori umani. Il virus rilevato nei tumori umani spesso conteneva un solo enhancer da 72 bp nella regione regolatoria, a differenza dell'SV40 originariamente isolato dalle poliovaccine, che conteneva due enhancer da 72 bp. L'origine dei virus con un solo enhancer da 72 bp nell'uomo era sconosciuta, perché si pensava che questi virus non fossero presenti nelle poliovaccine. Si pensava inoltre che tutte le fiale di poliovaccini prodotte dal 1955 al 1963 fossero state scartate, per cui non era possibile verificare la possibilità che un virione a 72-bp avesse contaminato quelle fiale. Inaspettatamente abbiamo ottenuto quelle che sembrano essere le ultime fiale disponibili di poliovaccina prodotte nel 1955. In queste fiale abbiamo individuato e sequenziato SV40 contenente solo un enhancer da 72 bp nella regione regolatoria. Il test citopatico in coltura tissutale attualmente utilizzato negli Stati Uniti per lo screening delle poliovaccine orali è stato progettato per rilevare i virioni SV40 a rapida proliferazione contenenti due potenziatori da 72 bp. Abbiamo scoperto che questo test non è abbastanza sensibile per rilevare basse quantità di virioni SV40 a lenta replicazione contenenti un potenziatore da 72 bp. Questo virus è stato facilmente rilevato nelle stesse cellule mediante immunocolorazione e PCR. Dodici fiale attuali di poliovaccini sono risultate uniformemente negative per SV40, suggerendo che la precauzione di preparare poliovaccini da reni ottenuti da scimmie allevate in colonie isolate ha impedito la contaminazione da SV40. I nostri dati dimostrano che gli esseri umani sono stati esposti a virus SV40 con un potenziatore a 72 bp e due potenziatori a 72 bp attraverso vaccini contaminati. I nostri dati suggeriscono inoltre che, al posto dei test citopatici, dovrebbero essere utilizzati studi immunoistochimici e/o molecolari per lo screening dei poliovaccini per SV40, al fine di eliminare completamente il rischio di contaminazione occasionale.

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