Il vaccino orale contro il poliovirus (OPV) è stato efficacemente utilizzato per ridurre e controllare i casi di poliomielite nel mondo. Nonostante i numerosi vantaggi dell'uso dei ceppi attenuati dell'OPV, il raro verificarsi di casi di poliomielite paralitica associata al vaccino (VAPP) nei destinatari del vaccino e nei loro contatti suscettibili rappresenta uno svantaggio. Studi di biologia molecolare di poliovirus isolati dalle feci e dal sistema nervoso centrale (SNC) di pazienti con VAPP hanno confermato l'origine vaccinale degli isolati e dimostrato modifiche genomiche note o sospettate di aumentare la neurovirulenza. Modifiche genomiche simili sono state identificate anche in ceppi derivati dall'OPV isolati da vaccinati sani e da contatti sani, suggerendo che anche i fattori dell'ospite sono coinvolti nell'instaurarsi della poliomielite. Altre complicazioni neurologiche come meningite, encefalite, convulsioni, mielite trasversa e sindrome di Guillain-Barré sono state raramente associate all'uso di questo vaccino. La caratterizzazione dei poliovirus isolati da questi casi ha dimostrato la loro origine OPV.