Come risultato di livelli di immunizzazione non ottimali, il morbillo è riemerso nell'UE dal 2008 (30.567 casi nel 2011), e quasi la metà dei casi segnalati sono in Francia. Il nostro obiettivo era quello di valutare le conoscenze, gli atteggiamenti, le convinzioni e le pratiche dei medici di base francesi (GP) nei confronti del morbillo e della vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia (MMR). Nel 2012 abbiamo intervistato 329 medici di base nel sud-est della Francia. Il 45% ha riferito di aver visto pazienti affetti da morbillo nel 2011. Hanno considerato il rischio di complicazioni basso tra i bambini di 2-5 anni e i giovani adulti senza co-morbilità. Il 20% sapeva che due dosi di MMR sono efficaci al 99% nella prevenzione del morbillo. Quasi tutti (95%) i medici di base hanno dichiarato di aver verificato lo stato della MMR per i pazienti di età inferiore ai 30 anni nel 2011 (42% sistematicamente, 37% spesso, 15% qualche volta). Il 79% ha riferito di aver proposto la vaccinazione MMR a parenti non immuni in contatto con un paziente affetto da morbillo. La partecipazione a corsi di formazione medica continua e il fatto di considerare il morbillo una malattia grave sono stati associati in modo indipendente a tale vaccinazione post-esposizione. I medici di base consideravano le seguenti potenziali barriere alla seconda dose di MMR (MMR2): la convinzione dei genitori/pazienti che il morbillo sia innocuo (80%), la paura dei genitori/pazienti degli effetti collaterali del vaccino (50%), la difficoltà di documentare la vaccinazione (48%) e la mancanza di promemoria per la MMR2 (16%). Infine, alcuni medici di base avevano idee sbagliate sulla gravità del morbillo (13%) e sull'utilità della MMR2 (12%), che costituivano anch'esse delle barriere. In conclusione, è essenziale sensibilizzare i medici di base su questa malattia e colmare eventuali lacune nelle loro conoscenze, fornendo loro informazioni basate sull'evidenza sul morbillo e sulla vaccinazione MMR.