La vaccinazione ha avuto un grande impatto sul controllo delle malattie infettive. Tuttavia, ci sono ancora molte malattie infettive per le quali lo sviluppo di un vaccino efficace è stato elusivo. In molti casi, l'incapacità di sviluppare vaccini è dovuta all'incapacità dei candidati vaccini di evocare risposte immunitarie adeguate. Ciò è particolarmente vero nei casi in cui l'immunità cellulare è richiesta per l'immunità protettiva e questo problema è aggravato dalla tendenza a sviluppare vaccini a subunità. Nell'ultimo decennio, i materiali di dimensioni nanometriche (<1000 nm), come le particelle simil-virali, i liposomi, gli ISCOM, le nanosfere polimeriche e non degradabili, sono stati presi in considerazione come potenziali veicoli di trasporto per gli antigeni del vaccino, in grado di stabilizzare gli antigeni del vaccino e di agire come adiuvanti. È importante notare che alcune di queste nanoparticelle (NPs) sono in grado di entrare nelle cellule presentanti l'antigene attraverso vie diverse, modulando così la risposta immunitaria all'antigene. Ciò può essere fondamentale per l'induzione di risposte immunitarie protettive di tipo Th1 nei confronti di agenti patogeni intracellulari. Le loro proprietà li rendono inoltre adatti alla somministrazione di antigeni sulle superfici mucosali e alla somministrazione intradermica. In questa rassegna confrontiamo le utilità di diversi sistemi di NP per la somministrazione di vaccini a subunità e valutiamo il potenziale di questi sistemi di somministrazione per lo sviluppo di nuovi vaccini contro una serie di agenti patogeni.

Molti dei sistemi di rilascio delle NP citati in questa rassegna sono in grado di suscitare risposte immunitarie sia cellulari che umorali. Tuttavia, un vaccino efficiente e protettivo probabilmente indurrà una combinazione di entrambe le risposte e dovrà essere adattato di conseguenza all'agente patogeno in questione. Se da un lato questi veicoli di veicolazione possono rappresentare una prospettiva entusiasmante per le future strategie di vaccinazione, dall'altro vale la pena sottolineare i loro potenziali svantaggi, in particolare quelli associati alla citotossicità. Poiché le NP hanno una storia relativamente breve in medicina, non hanno un profilo di sicurezza di lunga data nell'uso umano. È quindi essenziale che vengano condotte ulteriori ricerche sulla tossicità delle NP per rispondere in modo esauriente a queste domande, se si vuole che vengano accettate come metodo alternativo per la somministrazione di nuovi vaccini e che vengano autorizzate più ampiamente per l'uso umano.