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Corvelva Staff

Discorsi sulla vaccinazione contro l'HPV e costruzione di ragazze "a rischio

Obiettivo - L'obiettivo era studiare la diffusione del discorso sulla vaccinazione contro l'HPV e il suo impatto sulle ragazze canadesi, sui genitori, sulle infermiere e sui medici.
Metodi -  Sono state condotte interviste con partecipanti (n = 146) di quattro province canadesi. L'analisi post-strutturale del discorso è stata utilizzata per esaminare le campagne di vaccinazione contro l'HPV e le trascrizioni delle interviste per documentare come i partecipanti interpretano la vaccinazione contro l'HPV e si posizionano come soggetti all'interno dei discorsi dell'industria o delle agenzie di salute pubblica.
Risultati - Le campagne VVPH sono sessiste, etero-normative e fuorvianti. Ciò che emerge dall'analisi delle interviste è la mancanza di informazioni sull'HPV tra le ragazze e i genitori. Le madri si considerano bio-cittadine responsabili, ma a costo dell'impotenza, dell'ansia e della paura che provano contemporaneamente all'imperativo di agire per ridurre al minimo il rischio di cancro della figlia. Per quanto riguarda gli operatori sanitari, essi si appropriano del discorso dominante sull'HPV e usano la paura come strategia per creare il consenso all'HPV. Le opportunità di dialogo sull'HPV e sulla salute sessuale delle ragazze sono perse e la posizione di soggetto è problematica per tutti i tipi di partecipanti.
Conclusioni - Ci chiediamo se la salute pubblica sia ben servita quando i discorsi sull'HPV trasformano corpi sani in corpi "a rischio" e quando la paura del cancro viene strumentalizzata per la farmacologizzazione della salute pubblica.
Corvelva

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