Premessa: Una recrudescenza dei casi di pertosse sia tra i vaccinati che tra i non vaccinati solleva interrogativi sull'efficacia del vaccino nel tempo. Il nostro obiettivo è stato quello di studiare l'efficacia del vaccino contro la pertosse e di caratterizzare l'effetto del calo dell'immunità e del priming del vaccino a cellule intere.

Metodi: Abbiamo utilizzato il disegno test-negativo, uno studio caso-controllo annidato con individui test-negativi come controlli. Abbiamo costruito modelli di regressione logistica multivariabile per stimare gli odds ratio (OR). L'efficacia del vaccino è stata calcolata come (1 - OR) × 100. Abbiamo valutato l'immunità calante calcolando le probabilità di sviluppare la pertosse per anno dall'ultima vaccinazione e abbiamo valutato l'efficacia relativa del priming con il vaccino acellulare rispetto a quello a cellule intere.

Risultati: Tra il 7 dicembre 2009 e il 31 marzo 2013, erano disponibili per l'analisi i dati di 5867 individui (486 casi positivi al test e 5381 controlli negativi al test). L'efficacia aggiustata del vaccino è stata dell'80% (95% intervallo di confidenza [CI] 71%-86%) a 15-364 giorni, 84% (95% CI 77%-89%) a 1-3 anni, 62% (95% CI 42%-75%) a 4-7 anni e 41% (95% CI 0%-66%) a 8 o più anni dall'ultima vaccinazione. Abbiamo osservato un calo dell'immunità con il vaccino acellulare, con un OR aggiustato per l'infezione da pertosse di 1,27 (95% CI 1,20-1,34) per anno dall'ultima vaccinazione. Il priming del vaccino acellulare, rispetto a quello a cellule intere, è stato associato a un aumento delle probabilità di pertosse (OR aggiustato 2,15, 95% CI 1,30-3,57).

Interpretazione: Abbiamo osservato un'elevata efficacia precoce del vaccino contro la pertosse, che è rapidamente diminuita quando il tempo trascorso dall'ultima vaccinazione ha superato i 4 anni, in particolare con il priming del vaccino acellulare. Considerare il priming del vaccino a cellule intere e/o i richiami in gravidanza per ottimizzare il controllo della pertosse può essere prudente.