La formaldeide è una sostanza chimica importante dal punto di vista economico, alla quale sono esposti professionalmente oltre 2 milioni di lavoratori statunitensi. Un numero molto maggiore di persone è esposto alla formaldeide a livello ambientale, poiché viene generata dai motori delle automobili, è un componente del fumo di tabacco e viene rilasciata da prodotti domestici, tra cui mobili, pannelli di particelle, compensato e moquette. L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha recentemente classificato la formaldeide come cancerogeno per l'uomo che causa il cancro nasofaringeo e ha concluso che esiste una "forte ma non sufficiente evidenza di un'associazione causale tra leucemia ed esposizione professionale alla formaldeide". In questa sede, rivediamo gli studi epidemiologici pubblicati finora su lavoratori e professionisti esposti alla formaldeide in relazione alle neoplasie linfoematopoietiche. In una nuova meta-analisi di questi studi, incentrata sulle professioni note per l'elevata esposizione alla formaldeide, dimostriamo che i rischi relativi (RR) sommari erano elevati in 15 studi sulla leucemia (RR=1,54; intervallo di confidenza (IC), 1,18-2,00), con i rischi relativi più elevati osservati nei sei studi sulla leucemia mieloide (RR=1,90; IC 95%, 1,31-2,76). Viene discussa la plausibilità biologica di questa associazione osservata e vengono proposti potenziali meccanismi. Si ipotizza che la formaldeide possa agire direttamente sul midollo osseo o, in alternativa, possa causare la leucemia danneggiando le cellule staminali ematopoietiche o le prime cellule progenitrici che si trovano nel sangue circolante o nelle fosse nasali, che poi si spostano nel midollo osseo e diventano cellule staminali leucemiche. Per verificare queste ipotesi, raccomandiamo che gli studi futuri applichino allo studio della formaldeide biomarcatori validati per altri leucemogeni chimici.