I tassi di mortalità infantile sono regrediti rispetto al numero di dosi di vaccino somministrate di routine: Esiste una tossicità biochimica o sinergica?
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Questi risultati dimostrano una relazione controintuitiva: le nazioni che richiedono più dosi di vaccino tendono ad avere tassi di mortalità infantile più elevati.
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- Vaccini/Malattie:
Vaccini multipli
- Reazioni avverse:
Mortalità infantile
- Data:
2011
- DOI:
https://doi.org/10.1177%2F0960327111407644
Il tasso di mortalità infantile (IMR) è uno degli indicatori più importanti del benessere socio-economico e delle condizioni di salute pubblica di un Paese. Il programma di immunizzazione infantile degli Stati Uniti prevede 26 dosi di vaccino per i bambini di età inferiore a 1 anno, il maggior numero al mondo, eppure 33 nazioni hanno un IMR più basso. Utilizzando la regressione lineare, sono stati esaminati i programmi di immunizzazione di queste 34 nazioni ed è stato rilevato un coefficiente di correlazione r = 0,70 (p < 0,0001) tra IMR e numero di dosi di vaccino somministrate di routine ai bambini. Le nazioni sono state inoltre raggruppate in cinque diversi intervalli di dosi di vaccino: 12-14, 15-17, 18-20, 21-23 e 24-26. Sono state quindi calcolate le IMR medie di tutte le nazioni all'interno di ciascun gruppo. L'analisi di regressione lineare degli IMR medi non ponderati ha mostrato un'elevata correlazione statisticamente significativa tra l'aumento del numero di dosi di vaccino e l'aumento dei tassi di mortalità infantile, con r = 0,992 (p = 0,0009). Utilizzando il test di Tukey-Kramer, sono state riscontrate differenze statisticamente significative negli IMR medi tra le nazioni che somministrano 12-14 dosi di vaccino e quelle che somministrano 21-23 e 24-26 dosi. È essenziale un'analisi più approfondita delle correlazioni tra dosi di vaccino, tossicità biochimica o sinergica e IMR.
Conclusioni - Il programma di immunizzazione infantile degli Stati Uniti richiede 26 dosi di vaccino per i bambini di età inferiore a 1 anno, il numero maggiore al mondo, eppure 33 nazioni hanno IMR migliori. Utilizzando la regressione lineare, sono stati esaminati i programmi di immunizzazione di queste 34 nazioni ed è stato trovato un coefficiente di correlazione di 0,70 (p < 0,0001) tra IMR e numero di dosi di vaccino somministrate di routine ai bambini. Quando le nazioni sono state raggruppate in cinque diversi intervalli di dosi di vaccino (12-14, 15-17, 18-20, 21-23 e 24-26), il 98,3% della varianza totale dell'IMR è stato spiegato dal modello di regressione lineare non ponderata. Questi risultati dimostrano una relazione controintuitiva: le nazioni che richiedono più dosi di vaccino tendono ad avere tassi di mortalità infantile più elevati.
Gli sforzi per ridurre l'IMR relativamente alto degli Stati Uniti sono stati elusivi. Trovare il modo di ridurre i tassi di nascita pretermine dovrebbe essere una priorità assoluta. Tuttavia, la prevenzione delle nascite premature è solo una soluzione parziale per ridurre le morti infantili. È essenziale un'analisi più approfondita delle correlazioni tra dosi di vaccino, tossicità biochimica o sinergica e IMR. Tutte le nazioni, ricche e povere, avanzate e in via di sviluppo, hanno l'obbligo di determinare se i loro programmi di immunizzazione stanno raggiungendo gli obiettivi desiderati.