I vaccini sono considerati tra le più grandi scoperte mediche, a cui si deve l'eradicazione virtuale di alcune malattie e il conseguente miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita della popolazione a rischio. Per questo motivo, i vaccini sono tra i fattori ambientali implicati come fattori scatenanti dello sviluppo di miopatie infiammatorie. Le segnalazioni sporadiche di miopatie infiammatorie indotte da vaccino includono casi di virus dell'epatite B, bacillo di Calmette-Guérin, tetano, influenza, vaiolo, poliomielite, difterite, difterite-pertosse-tetano, combinazione di difterite con scarlattina e difterite-pertosse-tetano con vaccini antipolio. Tuttavia, in letteratura non è stato riportato un aumento significativo dell'incidenza di dermatomiosite o polimiosite dopo una campagna di vaccinazione massiccia. Nei pazienti dello studio con miopatie infiammatorie, non è stata registrata alcuna vaccinazione recente in nessuno dei pazienti. Inoltre, dopo la vaccinazione antinfluenzale di massa del 1976, non è stato osservato alcun aumento dell'incidenza di miopatie infiammatorie. Sebbene rara, la miofasciite macrofagica è stata riportata in seguito a vaccinazione ed è attribuita all'idrossido di alluminio utilizzato come adiuvante in alcuni vaccini. Sono necessari studi prospettici multicentrici per identificare i potenziali fattori ambientali, compresi i vaccini, come potenziali fattori scatenanti delle miopatie infiammatorie.