È stata riportata un'associazione temporale tra il vaccino BNT162b2 mRNA COVID-19 e la miocardite (PCVM). Qui presentiamo il follow-up clinico precoce e a 6 mesi e la risonanza magnetica cardiaca (CMR) dei pazienti con PCVM. È stata effettuata una raccolta retrospettiva dei dati di 15 pazienti con PCVM e CMR anormale. Le manifestazioni cliniche, i dati di laboratorio, i ricoveri, i protocolli di trattamento e gli studi di imaging sono stati raccolti precocemente (fino a 2 mesi) e successivamente. In nove pazienti è stata eseguita un'ulteriore valutazione CMR 6 mesi dopo la diagnosi. La PCVM è stata diagnosticata in 15 pazienti, di età media 17 ± 1 (mediana 17,2, range 14,9-19 anni) anni, prevalentemente di sesso maschile. Il tempo medio dalla vaccinazione alla comparsa dei sintomi è stato di 4,4 ± 6,7 (mediana 3, range 0-28) giorni. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a CMR dopo la diagnosi a 4 ± 3 (mediana 3, range 1-9) settimane; 4/5 pazienti presentavano un iper-esaltazione sulle sequenze T2 che rappresentava l'edemaQuery, e 12 un'iper-esaltazione glandolinica patologica tardiva. Una scansione ripetuta dopo 5-6 mesi è risultata positiva per la formazione di cicatrici in 7/9 pazienti. La PCVM è una complicanza rara, che colpisce prevalentemente i maschi e compare di solito entro la prima settimana dalla somministrazione della seconda dose di vaccino. Di solito si tratta di una malattia lieve, che si risolve clinicamente con un trattamento antinfiammatorio. Il follow-up CMR tardivo ha dimostrato la risoluzione dell'edema in tutti i pazienti, mentre alcuni avevano evidenza di cicatrici miocardiche residue.