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Corvelva Staff

La malattia della guerra del Golfo: Ipotesi unificanti per un problema sanitario continuo

  • "... Mentre alcuni veterani hanno assunto anche clorochina come agente antimalarico, la letteratura suggerisce un'associazione tra il ricevimento di vaccinazioni multiple prima o durante il conflitto (forse combinate con altre esposizioni) e la GWI ..."
  • Vaccini/Malattie: Vaccini multipli
  • Alterazioni del sistema immunitario: Malattie autoimmuni, Sindrome della guerra del Golfo (GWS)
  • Data: 2019
  • DOI: https://doi.org/10.3390/ijerph16010111

Si stima che il 25%-32% dei veterani della Guerra del Golfo del 1991 continui a soffrire di molteplici problemi di salute inspiegabili, noti come Gulf War Illness (GWI). La GWI comprende dolore cronico, debolezza muscolo-scheletrica, cefalea, affaticamento, deficit cognitivi, alterazioni dell'umore e numerosi disturbi multisistemici. La maggior parte delle esposizioni potenziali implicate nella GWI non è stata ben documentata, ma comprendeva livelli variabili di diversi neurotossici e il farmaco anticolinergico piridostigmina bromuro (PB), che veniva assunto di routine come profilassi contro l'agente nervino soman. Mentre alcuni veterani hanno assunto anche clorochina come agente antimalarico, la letteratura suggerisce un'associazione tra il ricevimento di vaccinazioni multiple prima o durante il conflitto (forse combinate con altre esposizioni) e la GWI. Le esposizioni in teatro possono spiegare la malattia di un singolo veterano, ma anche molti veterani della stessa epoca che non sono stati dispiegati all'estero soffrono degli stessi sintomi o di sintomi simili. Le caratteristiche della GWI si sovrappongono anche a quelle della fibromialgia, della sindrome da fatica cronica e della sensibilità chimica multipla, in tutte le quali è stata documentata una disfunzione epatica, suggerendo un'ipotesi unificante. Si propone che vaccinazioni multiple, con esposizione concomitante o successiva a PB o a ulteriori insulti chimici di natura dannosa per il fegato, spieghino plausibilmente la patogenesi e la cronicizzazione osservata della GWI. Il meccanismo suggerito per la GWI è quindi un'alterazione della funzione epatica indotta da sostanze chimiche, con fuoriuscita in circolo di composti della vitamina A immagazzinati (“retinoidi”) in concentrazioni tossiche, con conseguente forma cronica endogena di ipervitaminosi A. Le implicazioni dell'ipotesi sono brevemente esaminate.

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