La sindrome della Guerra del Golfo come parte della sindrome autoimmune (autoinfiammatoria) indotta dall'adiuvante (ASIA)

La sindrome della guerra del Golfo (GWS) è una condizione multisintomatica che comprende una varietà di segni e sintomi descritti in letteratura, che non sono stati completamente risolti. I vari sintomi della condizione includono affaticamento e stanchezza muscolare, malessere, mialgia, alterazione della cognizione, atassia, diarrea, disfunzione della vescica, disturbi della sudorazione, mal di testa, febbre, artralgie, eruzioni cutanee, disturbi gastrointestinali e del sonno. Inoltre, è stata segnalata un'eccessiva sensibilità chimica e un'intolleranza agli odori. L'eziologia della condizione non è chiara, ma molte revisioni e analisi epidemiologiche suggeriscono un'associazione con il bromuro di piridostigmina (PB), alcuni regimi di vaccinazione, una varietà di possibili esposizioni chimiche, tra cui il fumo degli incendi dei pozzi petroliferi o l'uranio impoverito delle granate, nonché lo stress fisico e psicologico. Recentemente, Shoenfeld et al. hanno suggerito che quattro condizioni - siliconosi, miofaciite macrofagica (MMF), GWS e fenomeni post-vaccinazione - che condividono somiglianze cliniche e patogenetiche, possono essere incorporate in una sindrome comune chiamata “Sindrome autoimmune (autoinfiammatoria) indotta da adiuvanti” (ASIA). I sintomi e i segni delle quattro condizioni descritte da Shoenfeld et al. mostrano che almeno otto dei dieci sintomi principali sono correlati in tutte e quattro le condizioni. Si tratta di mialgie, artralgie, stanchezza cronica, disturbi cognitivi neurologici, sintomi gastrointestinali, sintomi respiratori, manifestazioni cutanee e comparsa di autoanticorpi. Indipendentemente dall'eziologia della GWS, che sia l'esposizione a fattori ambientali o a farmaci chimici, alle vaccinazioni o agli adiuvanti in esse contenuti, la GWS rientra nella definizione di ASIA ed è inclusa nella “sindrome di Shoenfeld”.