Malattia della guerra del Golfo, sindrome da vaccinazione post-HPV e miofasciite macrofagica. Condizioni invalidanti analoghe, probabilmente legate alla disautonomia autoimmune indotta dal vaccino

Più di un quarto di tutti i soldati della coalizione della guerra del Golfo Persico rimane gravemente malato. Diversi studi epidemiologici suggeriscono un legame tra vaccinazioni multiple al momento dell'operazione militare e lo sviluppo della malattia. La miofasciite macrofagica e la sindrome post vaccinazione anti-HPV sono due nuove e controverse patologie invalidanti correlate alle vaccinazioni.

Obiettivi: 1) Rivedere sistematicamente tutti gli articoli originali che indagano sull'associazione dei vaccini con la malattia della guerra del Golfo; 2) discutere le somiglianze cliniche tra la malattia della guerra del Golfo, la miofasciite macrofagica e la sindrome da vaccinazione post-HPV; 3) discutere i meccanismi patogenetici emergenti proposti per la sindrome da vaccinazione post-HPV che potrebbero essere rilevanti anche per la malattia della guerra del Golfo e la miofasciite macrofagica.

Risultati: Tutti gli studi epidemiologici originali (n = 11) hanno trovato un'associazione positiva tra la vaccinazione e lo sviluppo della malattia della guerra del Golfo. Stanchezza cronica, dolore diffuso e deterioramento cognitivo caratterizzano le tre sindromi in esame. Anticorpi anti-recettore adrenergico, disautonomia e neuropatia a piccole fibre sono stati recentemente descritti in pazienti con sindrome post-vaccinazione da HPV.

Conclusioni: la sindrome da vaccinazione post-HPV, la miofasciite macrofagica e l'analogia con la malattia della guerra del Golfo suggeriscono che alcuni vaccini o vaccinazioni multiple in un periodo di tempo molto breve possono indurre, in individui suscettibili, dolore cronico, affaticamento e disconoscenza. La disautonomia autoimmune indotta dai vaccini è ipotizzata come meccanismo patogenetico comune per questo gruppo di sintomi. Ulteriori ricerche sulla presenza di neuropatia a piccole fibre, di anticorpi contro i recettori adrenergici e di test di funzionalità autonomica anomali nelle tre sindromi in esame possono contribuire a chiarire questa ipotesi.