Mutazioni nelle proteine H, F o M possono facilitare la resistenza del virus del morbillo ai sieri umani neutralizzanti anti-MV

Sebbene non vi siano attualmente prove di ceppi emergenti di virus del morbillo (MV) in grado di resistere alla neutralizzazione da parte degli anticorpi anti-MV presenti nei vaccinati, alcune mutazioni nei ceppi di MV wt circolanti sembrano ridurre l'efficacia di questi anticorpi. Inoltre, è stato ipotizzato che la resistenza alla neutralizzazione da parte di tali anticorpi possa consentire la persistenza della MV. In questo studio, utilizziamo un nuovo sistema in vitro per determinare le basi molecolari della resistenza della MV alla neutralizzazione. Abbiamo scoperto che sia le varianti di MV wild-type che quelle dei ceppi di laboratorio che sfuggono alla neutralizzazione da parte dei sieri policlonali anti-MV possiedono mutazioni multiple nelle loro proteine H, F e M. L'analisi citometrica delle cellule che esprimono mutanti virali che presentano mutazioni minime e le loro proteine H, F e M espresse nel plasmide indica che la resistenza immunitaria è dovuta a particolari mutazioni che possono verificarsi in una qualsiasi di queste tre proteine e che influenzano a distanza, piuttosto che direttamente, la conformazione nativa della testa globulare MV-H e quindi i suoi epitopi. Un'alta percentuale di mutanti escape contiene mutazioni riscontrate in casi di panencefalite sclerosante subacuta (SSPE) e i nostri risultati potrebbero far luce sulla patogenesi di questa rara malattia mortale.