In seguito alla recente corrispondenza relativa allo studio delle vaccinazioni e della conseguente neurite ottica da parte dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC),1,2 siamo profondamente preoccupati per la mancata considerazione delle differenze di sesso nell'incidenza della malattia per il codice ICD-9 377.3, un dato comune per i disturbi autoimmuni, in particolare nei giovani adulti di età compresa tra 18 e 39 anni. Il Sistema di sorveglianza medica della Difesa (DMSS) dimostra che nella popolazione dei membri del servizio di maggiore interesse, esiste un modello coerente, indipendentemente dall'anno di revisione, di maggiore incidenza della malattia alla prima visita nelle donne rispetto agli uomini. Questa differenza di sesso è anche indipendente dalla razza. La figura è stata estratta dal programma di accesso remoto ai dati contenuti nel DMSS offerto dall'Army Medical Surveillance Activity.3 Sono state identificate differenze di sesso simili per i codici ICD-9 relativi a neurite ottica, non specificata (377.30); papillite ottica (377.31); neurite retrobulbare, acuta (377.32); e neurite ottica, altra (377.39) nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1998 e il 31 dicembre 2003. Nel contesto dell'evidenza medica e della ricerca, è sempre più preoccupante che le differenze di sesso non siano adeguatamente considerate sia nella progettazione della ricerca che nell'analisi dei dati. Data la natura obbligatoria delle vaccinazioni nel sistema sanitario militare e il fatto che la maggior parte delle visite coinvolge miscele complesse e talvolta nuove, la preoccupazione per le differenze di rischio basate sul sesso non è una questione secondaria e merita molta più attenzione nell'agenda della sorveglianza della sicurezza dei vaccini.