BACKGROUND - I vaccini hanno avuto un impatto profondo sulla salute globale, anche se persistono preoccupazioni sul loro potenziale ruolo nelle reazioni autoimmuni o in altre reazioni avverse. Per rispondere a queste preoccupazioni, i componenti dei vaccini, come gli immunogeni e gli adiuvanti, richiedono una valutazione critica non solo nei soggetti sani, ma anche in quelli geneticamente avversi ai componenti del vaccino. La valutazione degli adiuvanti in modelli animali a tendenza autoimmune è quindi importante per lo sviluppo dei vaccini. L'obiettivo è stato quello di valutare l'efficacia di adiuvanti sperimentali: due immunostimolanti derivati dal fitolo, PHIS-01 (fitanolo) e PHIS-03 (fitanil mannosio), e un nuovo adiuvante commerciale ricavato dalla sottomucosa dell'intestino tenue dei suini (SIS-H), rispetto a un adiuvante standard, l'allume. I derivati del fitolo sono diterpenoidi idrofobici, olio in acqua, mentre l'allume è idrofilo e il SIS è essenzialmente un cocktail di proteine biodegradabili e collagene derivate da matrici extracellulari.

RISULTATI - Abbiamo studiato le risposte anticorpali anti-DNA specifiche e cross-reattive agli ftalati e i parametri associati all'insorgenza di disturbi autoimmuni. Abbiamo determinato l'isotipo degli anticorpi e il milieu di citochine/chemochine indotto dai suddetti coadiuvanti sperimentali rispetto all'allume. I nostri risultati hanno indicato che il coadiuvante PHIS-01, derivato dal fitolo, ha superato l'allume nel potenziare l'anticorpo anti-falato senza una forte reattività incrociata con il ds-DNA. Relativamente, SIS e PHIS-03 si sono dimostrati meno robusti, ma anche meno infiammatori. È interessante notare che questi adiuvanti hanno facilitato la commutazione isotipica della risposta anti-hapten, ma non di quella anti-DNA. L'attuale studio conferma i nostri precedenti rapporti sull'adiuvantismo dei composti di fitolo e del SIS-H in topi BALB/c e C57BL/6 non autoimmuni. Questi adiuvanti sono efficaci quanto l'allume anche nei topi NZB/WF1 autoimmuni e hanno pochi effetti deleteri.

CONCLUSIONE - Sebbene tutti i coadiuvanti testati abbiano avuto un impatto sul milieu di citochine/chemochine a favore dell'equilibrio Th1/Th2, i composti a base di fitolo sono risultati migliori nel ridurre l'insorgenza di sindromi autoimmuni. Tuttavia, il SIS è il meno infiammatorio tra i coadiuvanti valutati.