L'alluminio (Al) è il metallo più ampiamente distribuito nell'ambiente ed è ampiamente utilizzato nella vita quotidiana dell'uomo senza alcuna funzione biologica nota. È noto che l'esposizione ad alte concentrazioni di Al ha un impatto negativo sui livelli sierici di testosterone, sull'istomorfometria testicolare e sui parametri spermatici; tuttavia, non sono disponibili informazioni sugli effetti di bassi livelli di esposizione sulla riproduzione. Le organizzazioni internazionali hanno stabilito che la concentrazione di Al tollerata nell'acqua potabile è di 3,35 × 10-4 mg/kg. Pertanto, abbiamo voluto confrontare gli effetti dell'esposizione a lungo termine a basse e alte concentrazioni di Al sulle funzioni riproduttive maschili, concentrandoci sui parametri di testicolo, epididimo e sperma. Ratti Wistar adulti sono stati esposti a cloruro di alluminio (AlCl3) a 6,7 × 10-5, 3,35 × 10-4, 10 e 40 mg/kg per 112 giorni tramite gavage. Gli animali esposti all'Al hanno presentato bassi valori di peso del testicolo e dell'epididimo e livelli sierici di testosterone rispetto ai controlli. La stereologia delle cellule di Leydig, l'istomorfometria dell'epididimo, la motilità degli spermatozoi e l'integrità strutturale delle membrane spermatiche sono cambiate a seconda della concentrazione di Al. Per quanto riguarda l'istomorfometria dell'epididimo, il segmento iniziale e le regioni del caput sono state più colpite dall'esposizione all'Al rispetto alle regioni distali. Per il resto, l'istologia del testicolo e dell'epididimo non ha subito alterazioni dopo l'esposizione all'Al, così come la morfologia dello sperma. In sintesi, abbiamo concluso che le conseguenze dell'esposizione all'Al a bassi livelli erano negative quanto quelle ad alti livelli sui parametri riproduttivi, suggerendo un impatto negativo sulla fertilità maschile.