L'idrossido di alluminio e il fosfato di alluminio sono stati ampiamente utilizzati come coadiuvanti dei vaccini, con buoni risultati in termini di sicurezza, per diversi decenni. La recente osservazione nel muscolo deltoide umano di aggregati macrofagici contenenti spicole di idrossido di alluminio, definiti miofasciite macrofagica (MMF), ha incoraggiato la ricerca sui sali di alluminio. Questo studio è stato condotto per approfondire la clearance dell'alluminio nel sito di iniezione del vaccino e le caratteristiche delle lesioni istopatologiche indotte. Due gruppi di 12 scimmie sono stati immunizzati nel muscolo quadricipite con vaccini contro la difterite e il tetano, adiuvati con idrossido di alluminio o fosfato di alluminio. Tre, sei o dodici mesi dopo la vaccinazione, quattro scimmie di ciascun gruppo sono state sacrificate e sono stati eseguiti l'esame istopatologico e il dosaggio dell'alluminio su sezioni del muscolo quadricipite. Sono state osservate lesioni istopatologiche simili alla MMF descritta nell'uomo, ancora presenti 3 mesi dopo la somministrazione del vaccino adiuvato con fosfato di alluminio e 12 mesi dopo quella con idrossido di alluminio. Un aumento della concentrazione di alluminio, più marcato nell'area delle lesioni, è stato osservato anche a 3 e 6 mesi. Questi risultati erano localizzati nel sito di iniezione e non sono stati osservati cambiamenti simili nei frammenti muscolari distali o prossimali. Da questo studio concludiamo che i vaccini adiuvati con alluminio somministrati per via intramuscolare innescano cambiamenti istopatologici limitati all'area intorno al sito di iniezione, che persistono per diversi mesi ma non sono associati a segni clinici anormali.