Sindrome autoimmune/autoinfiammatoria indotta da adiuvanti (sindrome ASIA) in pecore commerciali

Descriviamo una forma di sindrome autoimmune/autoinfiammatoria indotta da adiuvanti (sindrome ASIA) in ovini commerciali, legata all'inoculazione ripetitiva di adiuvanti contenenti alluminio attraverso la vaccinazione. La sindrome presenta una fase acuta che colpisce meno dello 0,5% degli animali in un dato allevamento, compare 2-6 giorni dopo l'inoculazione di un coadiuvante ed è caratterizzata da un episodio neurologico acuto con scarsa risposta agli stimoli esterni e meningoencefalite acuta; la maggior parte degli animali si riprende apparentemente in seguito. La fase cronica è presente in una percentuale maggiore di greggi, può seguire la fase acuta ed è innescata da stimoli esterni, soprattutto basse temperature. La fase cronica inizia con una fase eccitatoria, seguita da debolezza, cachessia estrema, tetraplegia e morte. Le lesioni grossolane sono legate a un processo cachettico con atrofia muscolare, mentre le lesioni microscopiche sono per lo più legate a un processo neurodegenerativo sia nella colonna dorsale che in quella ventrale della materia grigia del midollo spinale. La riproduzione sperimentale dell'ASIA ovina in un piccolo gruppo di animali vaccinati ripetutamente ha avuto successo. Il rilevamento di Al(III) nei tessuti ha indicato la presenza di alluminio nel tessuto nervoso degli animali da esperimento. La presente relazione è la prima descrizione di una nuova sindrome ovina (sindrome ASIA ovina) legata a vaccinazioni multiple e ripetitive e che può avere conseguenze devastanti, come è accaduto dopo la vaccinazione obbligatoria contro la febbre catarrale degli ovini nel 2008. La sindrome ASIA ovina può essere utilizzata come modello per altre malattie simili che colpiscono sia l'uomo che gli animali. È necessario un grande sforzo di ricerca per comprendere la sua complessa patogenesi.