Sindrome umana correlata agli adiuvanti o sindrome autoimmune/infiammatoria indotta dagli adiuvanti. Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Una proposta di nuovi criteri diagnostici

Nel 1964, Miyoshi ha riportato una serie di pazienti con sintomi diversi dopo aver ricevuto un trattamento con filler di silicone o paraffina. Miyoshi chiamò questa condizione “malattia da adiuvante umano”. Da allora, la letteratura è stata invasa da case report e serie di casi di disturbi autoimmuni granulomatosi e sistemici correlati a vaccini, infezioni o altri coadiuvanti come il silicone e altri biomateriali. Recentemente è stato coniato un nuovo termine - sindrome autoimmune/infiammatoria indotta da adiuvanti - per un processo che comprende diverse caratteristiche cliniche precedentemente descritte da Miyoshi più altri parametri clinici e di laboratorio legati all'esposizione a diversi stimoli esterni. Disturbi come la siliconosi, la sindrome della Guerra del Golfo, la sindrome della miofasciite macrofagica, la sindrome dell'edificio malato e la sindrome post-vaccinazione sono stati inclusi nella sindrome autoimmune/infiammatoria indotta dagli adiuvanti. Potrebbero essere inclusi anche disturbi come la sindrome spagnola da olio tossico e la sindrome di Ardystil. Inoltre, anche i biomateriali diversi dal silicone dovrebbero essere considerati come fattori scatenanti di queste sindromi correlate agli adiuvanti. Sono stati proposti nuovi criteri diagnostici in questo campo. Tuttavia, molti di questi criteri sono troppo soggettivi e fanno sì che ad alcuni pazienti venga diagnosticata la sindrome da fatica cronica o altre “sindromi da sensibilizzazione centrale”. In questa sede vengono proposti criteri diagnostici basati solo su dati clinici e di laboratorio oggettivi, da discutere e validare ulteriormente.