Le ragioni più importanti addotte dagli oppositori dei vaccini sono le preoccupazioni sulla sicurezza dei vaccini. A differenza di questioni come l'autismo, per il quale non è disponibile una documentazione inconfutabile di una relazione diretta con l'uso dei vaccini, la porpora trombocitopenica immune (ITP) è un evento avverso che può realmente seguire la somministrazione di vaccini e può limitare l'uso dei vaccini perché si sa poco su quali vaccini può seguire, sulla sua reale incidenza e gravità, sul rischio di malattia cronica o sulla possibilità di recidive dopo nuove dosi dello stesso vaccino. L'obiettivo principale di questa revisione è chiarire la reale importanza della trombocitopenia come evento avverso e discutere come essa possa interferire con i programmi di vaccinazione raccomandati. I dati disponibili indicano chiaramente che la ITP è molto rara e l'unico vaccino per il quale è stata dimostrata una relazione di causa-effetto è il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia (MMR), che può verificarsi in 1 o 3 bambini ogni 100.000 dosi di vaccino. Tuttavia, anche in questo caso, l'incidenza dell'ITP è significativamente inferiore a quella osservata durante le malattie naturali che il vaccino previene. Di conseguenza, l'ITP non può essere considerata un problema che limita l'uso del vaccino, tranne nel caso di bambini affetti da ITP cronica che devono ricevere il vaccino MMR. In questi soggetti, il rapporto rischio/beneficio del vaccino deve essere soppesato rispetto al rischio di morbillo nella comunità.