Studi precedenti hanno suggerito un'associazione tra vaccini e malattie autoimmuni, ma sono stati limitati dalla ristrettezza dell'obiettivo e dell'arco temporale. Pertanto, questo studio ha condotto la prima analisi internazionale su larga scala per indagare l'impatto di vari vaccini sulle malattie autoimmuni del fegato. Utilizzando i dati VigiBase dell'OMS dal 1968 al 2024, lo studio ha identificato 1.083 (0,012%) casi di disturbi autoimmuni epatici associati ai vaccini su 8.562.584 eventi avversi da vaccino segnalati. I vaccini con il più alto rischio di disturbi autoimmuni epatici sono stati il vaccino contro l'epatite B (reporting odds ratio [ROR], 3,52; 95% CI, 2,50-4,95), i vaccini con mRNA COVID-19 (ROR, 2,95; 95% CI, 2,73-3,18) e i vaccini contro il papillomavirus (ROR, 2,13; 95% CI, 1,45-3,13). Inoltre, quando si sono verificati disturbi autoimmuni epatici associati al vaccino, è stata osservata una frequente concomitanza di eventi avversi epato-biliari. Questo studio suggerisce che i vaccini possono indurre disturbi autoimmuni epatici e sottolinea la necessità di un monitoraggio più approfondito prima e dopo la vaccinazione. Inoltre, propone di implementare protocolli di screening pre-vaccinazione e di monitoraggio post-vaccinazione per affrontare questo problema.