Premessa: La mancanza di organi di donatori umani negli allotrapianti ha portato a proporre l'uso di tessuti e organi suini come materiale terapeutico alternativo per l'uomo. Oltre ai problemi immunologici come il rigetto del trapianto, una delle maggiori preoccupazioni è la trasmissione di microrganismi suini come virus, batteri e funghi al ricevente umano.

Metodi: linee cellulari umane sono state infettate con circovirus suino di tipo 1 (PCV1) e circovirus suino di tipo 2 (PCV2) per verificare se il PCV può infettare e replicarsi in cellule epiteliali e linfociti umani. L'infezione del PCV1 è stata osservata in cellule epatiche 293, Hela e Chang, mentre l'infezione del PCV2 solo in cellule Rd. Inoltre, il DNA virale religato di PCV1 e PCV2 è stato utilizzato per trasfettare linee cellulari umane aderenti.

Risultati: Il PCV1 è persistito nella maggior parte delle linee cellulari senza causare cambiamenti visibili, mentre le cellule trasfettate con PCV2 hanno mostrato un effetto citopatogeno. La presenza del DNA del PCV è stata rilevata nelle cellule e nel surnatante mediante PCR, mentre l'espressione delle proteine virali è stata rilevata mediante un test di immunofluorescenza indiretta. Un saggio di replicazione ha dimostrato che la replicazione del DNA del PCV è iniziata all'origine della replicazione. Quando cellule prive di virus sono state inoculate con il surnatante di cellule umane infettate da PCV, l'infezione non è passata.

Conclusioni: Sebbene l'espressione genica e la replicazione del PCV abbiano avuto luogo in cellule umane, l'infezione non è produttiva. L'alterazione della localizzazione delle proteine suggerisce che il targeting delle proteine potrebbe essere disturbato nelle cellule umane.