Le preoccupazioni relative alla sicurezza dei vaccini sono emerse in seguito alla segnalazione di potenziali eventi avversi sia nell'uomo che negli animali. Nel presente studio, l'allume, il vaccino contenente allume e l'adiuvante all'allume marcato con nanodiamanti fluorescenti sono stati utilizzati per valutare i) il tempo di persistenza nel sito di iniezione, ii) la traslocazione dell'allume dal sito di iniezione agli organi linfoidi e iii) il comportamento dei topi adulti CD1 dopo l'iniezione intramuscolare di allume (400 μg Al/kg). I risultati hanno mostrato per la prima volta un ritardo impressionante nella traslocazione sistemica delle particelle adiuvanti. Il granuloma indotto dall'allume è rimasto a lungo nel muscolo iniettato, nonostante la progressiva riduzione dal 45° al 270° giorno. Parallelamente, è stata osservata una traslocazione marcatamente ritardata dell'allume nei linfonodi drenanti, maggiore al 270° giorno. Anche la traslocazione nella milza è risultata altrettanto ritardata (numero massimo di particelle al giorno 270). A differenza dei topi C57BL/6J, nei topi CD1 non è stata osservata alcuna traslocazione cerebrale di allume entro il 270° giorno. Non sono stati osservati né un aumento del contenuto cerebrale di Al, né cambiamenti comportamentali. Sulla base di precedenti rapporti che mostravano effetti neurotossici dell'allume nei topi CD1, è stato condotto un ulteriore esperimento che ha mostrato una traslocazione cerebrale precoce al giorno 45 dell'allume iniettato per via sottocutanea a 200 μg di Al/kg. Questo studio conferma la sorprendente biopersistenza dell'allume. Evidenzia una diffusione inaspettatamente ritardata dell'adiuvante nei linfonodi e nella milza dei topi CD1 e suggerisce l'importanza del ceppo di topi, della via di somministrazione e delle dosi per gli studi futuri incentrati sui potenziali effetti tossici degli adiuvanti a base di alluminio.