Le prove emergenti supportano la teoria che alcuni disturbi dello spettro autistico (ASD) possano derivare da una combinazione di suscettibilità genetica/biochimica, in particolare una ridotta capacità di espellere il mercurio (Hg), e dall'esposizione all'Hg in periodi critici dello sviluppo. Il mercurio elementare/inorganico viene rilasciato nell'aria e nell'acqua, dove viene metilato e si accumula nei tessuti animali. La popolazione statunitense è esposta al metil-Hg principalmente attraverso il consumo di pesce. Inoltre, molti prodotti farmaceutici sono stati e continuano a essere una fonte di pericolo onnipresente perché contengono mercuriali. I mercuriali si trovano in farmaci per gli occhi, le orecchie, il naso, la gola e la pelle; in creme sbiancanti; come conservanti in cosmetici, paste dentali, soluzioni per lenti, vaccini, soluzioni per test allergici e immunoterapia; in antisettici, disinfettanti e contraccettivi; in fungicidi ed erbicidi; in otturazioni dentali e termometri e in molti altri prodotti. È stato riscontrato che l'Hg causa disfunzioni immunitarie, sensoriali, neurologiche, motorie e comportamentali simili ai tratti che definiscono/associano gli ASD, e che queste somiglianze si estendono alla neuroanatomia, ai neurotrasmettitori e alla biochimica. Inoltre, una revisione dei meccanismi molecolari indica che l'esposizione al Hg può indurre la morte, la disorganizzazione e/o il danneggiamento di neuroni selezionati nel cervello, in modo simile a quello osservato nei recenti studi sulla patologia cerebrale degli ASD, e questa alterazione può probabilmente produrre i sintomi con cui vengono diagnosticati gli ASD. Infine, una revisione dei trattamenti suggerisce che i pazienti ASD sottoposti a protocolli per ridurre l'Hg e/o i suoi effetti mostrano in alcuni casi miglioramenti clinici significativi. In conclusione, la schiacciante preponderanza delle prove favorisce l'accettazione del fatto che l'esposizione al Hg sia in grado di causare alcuni ASD.