Gli studi condotti negli anni '70 e '80 segnalavano la preoccupazione che la vaccinazione antinfluenzale ripetuta potesse influenzare la protezione del vaccino. L'ipotesi della distanza antigenica ha fornito un quadro teorico per spiegare la variabilità degli effetti delle vaccinazioni ripetute sulla base della somiglianza antigenica tra i componenti successivi del vaccino e il ceppo epidemico. Aree trattate: Una meta-analisi degli studi sull'efficacia del vaccino dal 2010-11 al 2014-15 mostra una sostanziale eterogeneità negli effetti della vaccinazione ripetuta all'interno e tra le stagioni e i sottotipi. Quando sono stati osservati effetti negativi, questi sono stati più pronunciati per l'H3N2, specialmente nel 2014-15 quando i componenti del vaccino erano invariati e antigenicamente distinti dal ceppo epidemico. Gli studi sulla vaccinazione ripetuta in più stagioni suggeriscono che l'efficacia del vaccino può essere influenzata da più di una stagione precedente. Negli studi di immunogenicità, la vaccinazione ripetuta blocca la risposta anticorpale dell'emoagglutinina, in particolare per l'H3N2. Commento degli esperti: La sostanziale eterogeneità degli effetti della vaccinazione ripetuta non sorprende, data la variazione delle popolazioni e delle stagioni di studio e gli effetti variabili della distanza antigenica e del paesaggio immunologico in gruppi di età e popolazioni diverse. È necessaria cautela nell'interpretazione dei risultati in pool su più stagioni, poiché ciò può mascherare importanti variazioni negli effetti della vaccinazione ripetuta tra le stagioni. Sono necessari studi clinici multistagionali per comprendere gli effetti della vaccinazione ripetuta e orientare le raccomandazioni.