I vaccini e l'autoimmunità sono campi collegati. L'efficacia dei vaccini si basa sulla capacità della risposta immunitaria dell'ospite contro un antigene di suscitare nel tempo una risposta delle cellule T della memoria. Sebbene gli effetti collaterali descritti finora siano stati per lo più transitori e acuti, i vaccini sono in grado di sollecitare il sistema immunitario verso una reazione autoimmune. La diagnosi di una malattia autoimmune certa e il verificarsi di esiti fatali dopo la vaccinazione sono stati riportati meno frequentemente. Poiché i vaccini vengono somministrati a soggetti precedentemente sani, che potrebbero non aver mai sviluppato la malattia se non fossero stati immunizzati, gli eventi avversi devono essere attentamente esaminati e valutati anche se rappresentano un numero limitato di eventi. In questa revisione della letteratura, è stata dimostrata l'esistenza di autoimmunità indotta dal vaccino e di autoimmunità indotta da adiuvanti sia in modelli sperimentali sia in pazienti umani. Gli adiuvanti e gli agenti infettivi possono esercitare i loro effetti di potenziamento immunitario attraverso varie attività funzionali, che comprendono l'effetto adiuvante. Questi meccanismi sono condivisi da diverse condizioni innescate dai coadiuvanti che portano alla sindrome autoimmune/infiammatoria indotta dai coadiuvanti (sindrome ASIA). In conclusione, sono stati riportati diversi casi di malattie autoimmuni in seguito a vaccini, tuttavia, a causa del numero limitato di casi, della diversa classificazione dei sintomi e del lungo periodo di latenza delle malattie, ogni tentativo di studio epidemiologico non è finora riuscito a trovare un collegamento. Ciononostante, è necessario impegnarsi per svelare il legame tra l'attivazione del sistema immunitario da parte degli adiuvanti e lo sviluppo di condizioni autoimmuni. La vaccinomica è un campo che in futuro potrebbe portare alla luce nuovi approcci terapeutici personalizzati.