Descriviamo il decesso di una ragazza di 15 anni che ha sviluppato un'eruzione cutanea simile alla varicella 20 giorni dopo la vaccinazione contro la varicella e che è durata per 2 mesi nonostante il trattamento con aciclovir. L'eruzione è stata confermata essere dovuta al virus della varicella-zoster di ceppo vaccinale (VZV). Questo è il primo caso di varicella fatale dovuta al VZV di ceppo vaccinale riportato negli Stati Uniti. Il paziente ha sviluppato gravi complicazioni respiratorie che sono peggiorate a ogni nuova comparsa di lesioni da varicella; il VZV di ceppo vaccinale è stato rilevato nel campione di lavaggio bronchiale. La sepsi e l'insufficienza multiorgano hanno portato al decesso. La paziente non aveva un'immunodeficienza primaria diagnosticata in precedenza, ma la mancata crescita e i ripetuti ricoveri all'inizio della vita (a partire dal 5° mese) per presunte infezioni e compromissioni respiratorie trattate con corticosteroidi erano suggestivi di un'immunodeficienza primaria o acquisita. I medici devono monitorare le reazioni avverse dopo la vaccinazione contro la varicella. Se si sviluppano eventi avversi gravi, è necessario somministrare aciclovir il prima possibile. Se le lesioni non migliorano dopo 10 giorni di trattamento (o se diventano atipiche [ad esempio, verrucose]), si deve considerare la possibilità di resistenza all'aciclovir e l'uso di foscarnet. L'esperienza nell'uso del vaccino contro la varicella indica che il vaccino ha un eccellente profilo di sicurezza e che gli eventi avversi gravi sono molto rari e per lo più descritti in pazienti immunocompromessi. I benefici della vaccinazione nella prevenzione di malattie gravi e della mortalità superano il basso rischio di eventi gravi che si verificano dopo la vaccinazione.