Rimpiangere la Lorenzin?
Il fine è obbligare tutti, medici ed insegnanti
INFORMATI ANCHE TU SUL #DDL770
Art. 5. (Interventi in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell’immunità di gruppo)
"comma 1. Qualora, nell’ambito dell’attività di monitoraggio delle coperture vaccinali svolta su base semestrale dal Ministero della salute, si rilevino significativi scostamenti dagli obiettivi fissati dal PNPV tali da ingenerare il rischio di compromettere l’immunità di gruppo, su proposta del Ministro della salute previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentiti l’Istituto superiore di sanità e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, con decreto del Presidente della Repubblica, sono adottati piani straordinari d’intervento, che prevedono, ove necessario, l’obbligo di effettuazione di una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita ovvero per gli esercenti le professioni sanitarie, al fine di raggiungere e mantenere le coperture vaccinali di sicurezza."
Questo che leggete è il primo comma dell'Articolo 5 del disegno di legge n. 770, cofirmato dai capigruppo Stefano Patuanelli (M5S) e Massimiliano Romeo (Lega) e dai membri della Commissione igiene e sanità al Senato Pierpaolo Sileri (M5S), Maria Domenica Castellone (M5S) e Sonia Fregolent (Lega) recante "Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale".
Il testo, presentato il 7 agosto, è assegnato alla 12ª Commissione permanente (Igiene e sanità) del Senato.
Diverse sono le considerazioni che si possono fare in merito a questo articolo del disegno di legge.
Che gli esercenti le professioni sanitarie debbano essere obbligati ad effettuare i vaccini, resi di volta in volta obbligatori, è una contraddizione. La stessa classe medica che vuol sembrare così coesa ed unanime nell’indicarci i vaccini come sicuri ed efficaci, ha coperture così basse da giustificare l’inserimento di un eventuale obbligo all’interno del DDL.
Rammentiamo a tal proposito che già nella L.119/2017 (Lorenzin) era stato inserito, nel decreto, l’obbligo di vaccinazione per personale sanitario e scolastico: la misura fu cancellata nel testo definitivo in quanto bocciata dalla commissione bilancio del Senato (non vi era insomma una copertura economica sufficiente per prevedere le vaccinazioni obbligatorie e dunque gratuite per una fascia così estesa di popolazione). Le coperture vaccinali tra gli operatori sanitari, comunque, si attestano tra le più basse in assoluto: attorno al 15%.
Perché medici infermieri e colleghi non si vaccinano? Vi sembra logico?
Siamo davvero sicuri che, anziché andare a fondo di tali motivazioni, la risposta sia l’obbligo? Perché non cercare di capire se, ad esempio, questa sfiducia nei vaccini dipenda dalla esperienza personale in merito alle possibili conseguenze anche negative delle vaccinazioni di massa? Perché non ritengano necessario, vista la loro professione ad alto rischio, proteggere sé stessi oltre che i pazienti?
Se fossero liberi di rispondere, senza pagare lo scotto di una carriera stroncata, direbbero forse che i vaccini non sono sicuri o non sono efficaci? Nell’ultimo anno e mezzo, decine di medici sono stati radiati o richiamati o sospesi dagli ordini per aver espresso dubbi sulla pratica vaccinale massificata.
Come ci possiamo fidare di una classe medica o scientifica che sotto ricatto ci dice che i vaccini sono perfetti, ma nei fatti dimostra di pensare il contrario? Che valore daremmo all’opinione di un chirurgo che ci rassicura sulla buona riuscita di un’operazione, se sapessimo con certezza che dicendo il contrario perderebbe il suo lavoro? Vi fidereste?
Come ci possiamo fidare di una classe medica o scientifica che sotto ricatto ci dice che i vaccini sono perfetti, ma nei fatti dimostra di pensare il contrario? Che valore daremmo all’opinione di un chirurgo che ci rassicura sulla buona riuscita di un’operazione, se sapessimo con certezza che dicendo il contrario perderebbe il suo lavoro? Vi fidereste?
Inserire un obbligo di vaccinazione come clausola per accedere ad una professione è un precedente che apre le porte a qualsiasi altro tipo di imposizione. In altri contesti, si è aperto all’utilizzo di microchip al posto del classico “cartellino da timbrare”, per monitorare gli accessi al lavoro. Se diventasse obbligatorio anche quello, sarebbe accettabile? Se in nome della pubblica sicurezza si obbligasse l’intera popolazione a cedere tutti gli aspetti legati alla privacy e all’autodeterminazione, sarebbe accettabile? Perché dovremmo dunque accettare che la propria libertà di azione e pensiero venga limitata nel nome di un inesistente interesse pubblico? Non ci sono motivazioni scientifiche che rendono le vaccinazioni un imprescindibile mezzo di tutela della salute pubblica: chi è vaccinato è comunque veicolo di circolazione della maggior parte dei virus o batteri contro cui si vaccina. Persino il vaccino antimorbillo non impedisce il contagio, anzi diversi studi dimostrano che il vaccinato diviene contagioso (https://goo.gl/4BzEMg).
Con questi presupposti, di una tutela pubblica inconsistente, si vuole obbligare una larga fetta di popolazione ad un trattamento medico non esente da rischi. Domani qualsiasi altra procedura (medica e non) potrebbe divenire obbligatoria sulla base di una finta tutela pubblica.
Ve la sentite?
Di fatto questo testo di legge apre all’obbligo vaccinale per tutte le fasce d’età, e subordina il diritto alla scuola e quello al lavoro (per ora nella professione sanitaria) all’effettuazione di uno o più vaccini alla volta, a fronte di una finta tutela della salute pubblica, basata su concetti fasulli come l’immunità di gruppo, privi di fondamento scientifico.
Quali rischi siete disposti ad assumervi per far finta di tutelare l’interesse pubblico?
Ecco le 25 principali cause di morte in Italia (Istat):
69.653 decessi per Malattie ischemiche del cuore
57.230 decessi per Malattie cerebrovascolari
49.554 decessi per Altre malattie del cuore
33.386 decessi per Tumori maligni di trachea, bronchi e polmoni
30.690 decessi per Malattie ipertensive
26.600 decessi per Demenza e Malattia di Alzheimer
20.234 decessi per Malattie croniche basse vie respiratorie
20.183 decessi per Diabete mellito
18.671 decessi per Tumori maligni di colon, retto e ano
12.330 decessi per Tumori maligni del seno
11.186 decessi per Tumori maligni del pancreas
10.043 decessi per Malattie del rene e dell'uretere
9.915 decessi per Tumori maligni del fegato
9.557 decessi per Tumori maligni dello stomaco
9.413 decessi per Influenza e Polmonite
8.204 decessi per Tumori non maligni
7.636 decessi per Setticemia
7.174 decessi per Tumori maligni della prostata
6.049 decessi per Leucemia
6.035 decessi per Cirrosi, fibrosi ed epatite cronica
5.610 decessi per Tumori maligni della vescica
5.175 decessi per Morbo di Hodgkin e Linfomi
5.110 decessi per Morbo di Parkinson
4.237 decessi per Tumori maligni del cervello e del SNC
4.147 decessi per Suicidio e autolesione intenzionale
Che posto occupano le malattie vaccinabili in questa lista? Che posto occupa, ad esempio, il morbillo con 4 decessi nello scorso anno? Ci obbligherete a mantenere stili di vita sani? Metterete, come ha recentemente fatto il Paraguay, la mammografia obbligatoria per le donne a discapito del lavoro? Non volete tutelare i 4,147 suicidi annui obbligando a psicofarmaci tutta la popolazione italiana? Il diabete uccide più dell’influenza, ci aspettiamo a stretto giro e in maniera preventiva l’obbligo a consumare pasti equilibrati attività fisica obbligatoria a tutta la popolazione, e come ricatto metteremo il lavoro?
Ci rendiamo conto che si sta distruggendo il concetto di prevenzione e si sta minando il diritto fondamentale all’autodeterminazione?
Siete disposti a rischiare la vostra salute?
Prendiamo solo alcuni spunti da una recente pubblicazione del Prof. Bellavite (link: https://goo.gl/QX1nqk capitolo 5) che fa una rassegna delle evidenze scientifiche disponibili sulle vaccinazioni.
"… Se si parla di effetti avversi, non si può dire che i vaccini siano sicuri. Non sono “sicuri” come non lo sono tutti i farmaci, vale a dire che in condizioni particolari di uso (e non solo di sovradosaggio) in taluni soggetti possono provocare reazioni avverse. Purtroppo sull’equivoco sicurezza versus innocuità si gioca spesso una disinformazione al pubblico."
(…)"Se con la definizione di “vaccino sicuro” intendiamo un prodotto che è totalmente esente da effetti collaterali, allora nessun vaccino è sicuro al 100%"
(…)"Cardiopatia ischemica e malattie cerebrovascolari, in gran parte a causa di aterosclerosi e aterotrombosi, sono le principali cause di morte in tutti i continenti eccetto l’Africa, dove le malattie infettive sono ancora la prima causa"
(…)"Recenti evidenze sperimentali stanno fornendo prove sempre più convincenti che gli squilibri del sistema immunitario sono coinvolti in questo tipo di patologie così frequenti"
(…)"Che ci sia un rischio piccolo, ma non trascurabile, di reazioni avverse è quindi indubbio. Ma esiste un altro problema di difficile soluzione che dovrebbe far riflettere: le reazioni avverse che vengono segnalate come possibilmente dovute alla vaccinazione sono solo quelle delle malattie acute che seguono la vaccinazione stessa in un lasso di tempo relativamente breve (ore o giorni), mentre è altamente probabile che passino inosservate le reazioni avverse nella forma di malattie croniche. Ad esempio, è stato accertato solo recentemente che un Vaccino anti-influenzale molto diffuso ai tempi della (presunta e propagandata) epidemia di influenza suina (Pandemrix) ha causato un aumento significativo di casi di diabete di tipo 1"
(…) "Oggi le maggiori patologie sono quelle cronico-degenerative... È chiaro che i vaccini innescano una reazione infiammatoria locale e sistemica"
Un comitato di esperti stabilito per indagare questi problemi ha ammesso che è difficile confermare o escludere questo tipo di rischi:
“Il Comitato è stato incapace di rispondere alla preoccupazione di alcuni che l'esposizione ripetuta di un bambino sensibile o fragile a più vaccini durante il periodo di sviluppo possa anche produrre lesioni del sistema immunitario o nervoso atipiche o non specifiche, che potrebbero portare a invalidità gravi o morte. Tali esiti negativi per la salute potrebbero non essere malattie "classiche", ma varianti di malattie. Le varianti non sarebbero necessariamente identificate in indagini epidemiologiche o cliniche che utilizzano criteri diagnostici rigorosi. Non ci sono studi epidemiologici che affrontano questo, sia in termini di esposizione o di risultato. Cioè, non c’e nessuno studio che mette a confronto un gruppo di controllo non vaccinato con i bambini esposti al programma di immunizzazione completa, non ci sono studi che hanno esaminato i parametri di salute diversi da quelli classicamente definiti, come le infezioni, allergie o diabete. Così il Comitato riconosce con un certo disagio che questa relazione affronta solo una parte della serie complessiva delle preoccupazioni di coloro che sono più cauti circa la sicurezza dei vaccini per l'infanzia”. Libro citato: Immunization Safety Review. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK220493/
Questa è la “scienza” medica e non deve scandalizzare, anzi deve portare a considerazioni realistiche e prudenti.