Istanza per l'accesso agli atti amministrativi ai sensi del FOIA: Il Ministero fornisce una “Non Risposta” e Corvelva presenta ricorso
Nel 2019 abbiamo attivato una serie di richieste di accesso agli atti secondo il FOIA (Freedom of Information Act) alla pubblica amministrazione. L'idea è sempre la medesima, produrre documentazione ufficiale per i genitori, documentazione della PA che attesti, in diversi ambiti, le risposte che ci vengono fornite e, nella più rosea delle ipotesi, avere dati reali.
Una di queste richieste di accesso agli atti è stata protocollata il 31 marzo 2019, sia alla regione Veneto che al Ministero della Salute, e chiede sostanzialmente quanto segue:
- di conoscere quanti casi di morte da vaccinazioni obbligatorie e non obbligatorie fossero stati riconosciuti con indennizzo;
- di conoscere quali patologie avessero contratto i danneggiati da vaccinazioni obbligatorie e non obbligatorie riconosciuti con indennizzo;
- di conoscere quali fossero i vaccini per i quali fossero stati riconosciuti gli indennizzi;
- di conoscere l'ammontare totale degli indennizzi riconosciuti per i danneggiati o i deceduti da vaccinazioni;
- di conoscere i dati di cui sopra suddivisi per anno di riconoscimento con indennizzo;
- di conoscere i dati di cui sopra suddivisi per fasce di età del soggetto riconosciuto con indennizzo;
- di conoscere i dati di cui sopra suddivisi per Regione di competenza;
- di conoscere i dati di cui sopra scorporati da quello riguardanti i soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di trasfusioni ed emoderivati riconosciuti con indennizzo.
Come spesso capita, la farraginosa macchina burocratica vede il suo massimo splendore a Roma e non nel Veneto. La Regione Veneto, attraverso il suo ente che eroga gli indennizzi da L. 210/92, ci ha risposto entro 15 giorni dalla richiesta. Non a tutte le domande con coerente e compiuta risposta, ma il primo dato era chiaro: 40 soggetti indennizzati in Veneto dal 2001 al 2015 con una media di quasi 3 indennizzati ogni anno, di cui 3 dopo un decesso.
Cosa ci dice questo dato? Ci dice che tutte le ASL venete, nel momento dei colloqui con i genitori, hanno fornito dati errati facendo esclusivo riferimento ai report forniti da Canale Verde, ovvero nessun decesso nella Regione Veneto da quando esiste Canale Verde.
Roma, l'ente di riferimento della PA nazionale per gli indennizzi della L. 210/92, ha replicato con qualcosa che fatichiamo a non definire una supercazzola ma, per essere fini, definiremo una "Non Risposta".
L'Associazione Corvelva quindi, valutate tutte le alternative possibili, ha deciso di fare ricorso alla risposta del Ministero sia alla Commissione per l'Accesso ai Documenti Amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che all'ANAC.
Come sempre vi terremo aggiornati sugli sviluppi, certi che il filone accesso agli atti secondo il FOIA, grazie ai molti genitori che ci hanno aiutato e ad avvocati e consulenti, proseguirà in vari ambiti con azioni che porteremo a termine, con cui esigeremo risposte chiare a tutte le domande che porremo.
Corvelva Staff