Istanza per l'accesso agli atti amministrativi ai sensi del FOIA
Avevamo già parlato dell'argomento in un precedente articolo che riguardava la risposta dell'ex Ministro Beatrice Lorenzin all'interrogazione parlamentare n. 4-03638. L'interrogazione del Senatore Gian Marco Centinaio aveva avuto risposta: 9.000 indennizzi gestiti direttamente dal Ministero della salute più altri 16.000 indennizzi in capo alle regioni e, alla data del 31 marzo 2015, ben 631 i beneficiari dell’indennizzo aggiuntivo previsto dalla legge 229/05, in quanto riconosciuti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie (609 beneficiari più 22 la cui posizione è stata chiusa a seguito di decesso).
L'interrogazione del Senatore Centinaio, non ha però ottenuto una risposta alla domanda che a noi più interessa, ovvero: quanti sono i danneggiati da vaccinazione indennizzati con legge 210/1992 e a quanto ammonta l'indennizzo erogato dal 1992, anno di entrata in vigore della legge, a oggi?
Se si prende la sola legge 229/2005 (riguardante solo i danneggiati da vaccinazioni obbligatorie) si ha una versione molto parziale, 10 anni di indennizzi, ovvero una media di 63 soggetti per ogni anno (2005-2015), beneficiari dell’indennizzo aggiuntivo previsto dalla legge per i riconosciuti danneggiati.
Ma facciamo chiarezza su queste due leggi.
Con la Legge 210/92, lo Stato riconosce un indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, ma anche a seguito di trasfusioni ed emoderivati, attribuendo il relativo onere economico al Ministero della Salute, come disposto dall'art. 8 della Legge stessa. Il problema nel rispondere alla domanda del titolo è dato dalla natura della legge stessa, ovvero che il riconoscimento è ripartito per due categorie molto diverse tra loro, danneggiati da trasfusioni ed emoderivati da una parte e quelli da vaccinazioni obbligatorie dall’altra.
Con la Legge 229/05, invece, viene riconosciuto ai danneggiati da vaccinazioni obbligatorie (e non anche ad emotrasfusi come per la 210) un ulteriore indennizzo, ovvero un assegno mensile proporzionale alla gravità del danno subìto, in base alla categoria già loro assegnata dalla competente commissione medico-ospedaliera.
A decorrere dal 21 febbraio 2001, con D.P.C.M. del 26 maggio 2000 (G.U. n. 238 del 11.10.2000), si sono trasferite alle Regioni le competenze in materia di salute umana, includendo anche le funzioni in materia di indennizzi a favore di soggetti riconosciuti da Legge 210/92. La Regione Veneto, con DGR n. 1140 del 17 maggio 2001, ha delegato l’esercizio delle funzioni amministrative all’Azienda ULSS n. 6 Euganea.
Per comprendere e stimare a quanto ammonta l’importo complessivo erogato, noi di Corvelva possiamo solo verificare la parte in capo alla Regione Veneto, partendo dal 2001 a oggi e questo è in parte possibile verificando il Bur n. 123 del 11 dicembre 2018.
Le somme corrisposte per i vari anni sono le seguenti:
2012-2014 | € 40.360.932,47 | |
2015-2017 | € 44.538.488,80 | |
2018 | € 12.455.580,35 (da corrispondere) | |
TOTALE | € 97.355.001,62 erogati dal 2012 al 2018 |
Parliamo di legge 210, pertanto le cifre qui sopra riguardano entrambe le categorie destinatarie. Prima del 2012 non vi è traccia, o non siamo stati in grado di trovarla, di somme erogate dalla Regione Veneto come indennizzo a favore dei soggetti danneggiati rientranti nella Legge 210/92.
Ma la domanda che ci ponevamo resta totalmente ancora inevasa, e da questa difficoltà abbiamo deciso, grazie a parte della documentazione fornitaci dal Comitato Colibrì Monza e Brianza e dal Comitato Colibrì Puglia, di effettuare una istanza per l'accesso agli atti amministrativi ai sensi del FOIA.
L’istanza è stata protocollata e inviata all’Assessore alla Sanità della Regione Veneto dott.ssa Manuela Lanzarin, al Presidente della Regione Veneto dott. Luca Zaia, al Direttore Generale dell’Area Sanità e sociale dott. Domenico Mantoan, al Responsabile anticorruzione e trasparenza della Regione Veneto dott. Loriano Ceroni, al Direttore Generale di Azienda Zero dott.ssa Patrizia Simionato e al Direttore Generale dell’Azienda ULSS 6 Euganea dott. Domenico Scibetta. Le richieste che abbiamo posto alle Istituzioni sopra citate sono, a nostro avviso, chiare e semplici, e vi riportiamo parte del testo di queste:
- conoscere quanti casi di danni da vaccinazioni obbligatorie e non obbligatorie sono stati riconosciuti con indennizzo dalla Regione Veneto, a partire dall’entrata in vigore della Legge 210/92, o perlomeno da quando gli enti preposti della Regione Veneto hanno iniziato a gestire le funzioni amministrative previste;
- conoscere quanti casi di morte da vaccinazioni obbligatorie e non obbligatorie sono stati riconosciuti con indennizzo dalla Regione Veneto, a partire dall’entrata in vigore della Legge 210/92, o perlomeno da quando gli enti preposti della Regione Veneto hanno iniziato a gestire le funzioni amministrative previste;
- conoscere quali patologie hanno contratto i danneggiati da vaccinazioni obbligatorie e non obbligatorie che sono stati riconosciuti con indennizzo dalla Regione Veneto, a partire dall’entrata in vigore della Legge 210/92, o perlomeno da quando gli enti preposti della Regione Veneto hanno iniziato a gestire le funzioni amministrative previste;
- conoscere per quali vaccini i danneggiati da vaccinazioni obbligatorie e non obbligatorie sono stati riconosciuti con indennizzo dalla Regione Veneto, a partire dall’entrata in vigore della Legge 210/92, o perlomeno da quando gli enti preposti della Regione Veneto hanno iniziato a gestire le funzioni amministrative previste;
- conoscere, per i soli danneggiati o deceduti da vaccinazioni obbligatorie e non obbligatorie, l’ammontare indennizzato dalla Regione Veneto, a partire dall’entrata in vigore della Legge 210/92, o perlomeno da quando gli enti preposti della Regione Veneto hanno iniziato a gestire le funzioni amministrative previste;
- conoscere i dati di cui ai punti sopra, suddivisi per anno, fascia d’età e ULSS di competenza della prima richiesta, in modo da avere anche una sorta idea generale dei danneggiati della nostra regione.
Consapevoli del fatto che tale richiesta, qualora venga espletata come norma di legge, resta comunque limitata per il tempo, 2001 ad oggi, e per il fatto che il dato sarebbe comunque solo della Regione Veneto, abbiamo provveduto a inviare, con le dovute modifiche, la medesima richiesta anche al Ministro della Salute Giulia Grillo, ai Sottosegretari di Stato del Ministero della Salute dott. Luca Coletto e dott. Armando Bartolazzi, all’Ufficio Indennizzi ex L. 210/92 di Roma dott.ssa Giulia Giordano e al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dott. Alberto Zamparese, chiedendo sostanzialmente di estendere l’accesso agl’atti a tutto il territorio nazionale con un'istanza separata.
Questa nostra azione che, ripetiamo, arriva in parte grazie a due distinti comitati, è stata suggerita e ben accettata da altre realtà regionale e nei prossimi giorni depositeranno la stessa istanza di accesso agl’atti in varie regioni d’Italia.