Le Comunicazioni

Censura 2.0: La nuova frontiera

Censura 2.0: La nuova frontiera

Buongiorno a tutti, questo breve comunicato vuole rendervi partecipi di un fatto che consideriamo grave e, al contempo, possibile premonitore di un futuro molto molto buio, se non porremmo un argine a questa deriva.

Siamo stati diffidati, con relativa richiesta di risarcimento, avviando contestualmente una mediazione con possibile causa civile, per aver ripubblicato, lettera per lettera punteggiatura compresa, un articolo proveniente da un quotidiano nazionale, citando la fonte. È già la seconda volta in pochissimi mesi che qualcuno avanza pretese di rimozione di contenuti dal nostro sito, adducendo motivazioni come la - presunta - diffamazione. In entrambi i casi trattasi di articoli "main stream", ripresi e diffusi attraverso il nostro sito.

Per la seconda volta veniamo diffidati con generiche richieste risarcitorie di entità indeterminata, e nemmeno per aver espresso una nostra opinione (che comunque sarebbe lecito alla luce della nostra Costituzione, e guai se così non fosse), bensì per aver diffuso notizie, riprese integralmente, prive di commenti e ovviamente con tanto di fonte citata.

Quanto ci sta accadendo può essere premonitore di un futuro pericoloso: seguendo questo "sistema" infatti, tu stesso - normale cittadino - qualora divulghi un video, un articolo o un'intervista proveniente da un media - anche mainstream - potresti essere portato in tribunale con richieste risarcitorie.

Riteniamo dunque doveroso informare i cittadini e tutti i gruppi che cooperano con noi, consigliando di porre particolare attenzione in questo determinato periodo storico, di essere particolarmente solerti nel verificare le fonti divulgate perché il nemico ci osserva e sta tentando di fermarci con mezzi indiretti. Noi siamo sovraesposti ma conosciuti, abbiamo le capacità di saperci difendere anche con l’aiuto di molti genitori che ci supportano, ma il piccolo gruppo? La piccola associazione?

Ciò che ci colpisce è la metodologia utilizzata, di fatto molto simile ad una minaccia: non ci sono i presupposti giuridici per richiedere risarcimenti, ma io intanto mostro i denti e cerco di farti desistere dal tuo operato mettendoti di fronte all'eventualità di una causa in tribunale: hai le capacità - non solo economiche - di farvi fronte?

Noi pensiamo che l’accaduto abbia una precisa connotazione, arrivando queste azioni da soggetti connessi o riconducibili a società del settore farmaceutico. Riguardano articoli vecchi, 2016 e 2017, pubblicati da testate giornalistiche le quali non sono state né indagate, né condannate - e tutt’oggi gli articoli stessi risultano presenti nelle stesse. Tra l’altro nella vasta platea di articoli presenti nel nostro sito, ne sono stati presi due che non avevano nessun tipo di contenuto diffamatorio, entrambi sono articoli considerabili “vecchi” e stranamente non particolarmente aggressivi soprattutto, non erano nostri o scritti da media "amici" (o canali di controinformazione, che dir si voglia).

Non possiamo in questo momento divulgare informazioni precise su chi siano i soggetti in questione e neppure sul contenuto specifico, ma se siamo qua a dichiararci preoccupati per la deriva che stiamo osservando, è perché è qualcosa di molto atipico che secondo noi va monitorata.

Vi terremo aggiornati appena potremo di eventuali sviluppi.

Grazie dell'attenzione, continuiamo la nostra battaglia per il diritto alla libertà di scelta terapeutica.

Corvelva staff


  • L’articolo 21 della Costituzione italiana:
    “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
    La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”

  • Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
    “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”

  • Articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
    “Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.”

  • Articolo 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici
    “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.
    Ogni individuo ha il diritto alla libertà di espressione; tale diritto comprende la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, senza riguardo a frontiere, oralmente, per iscritto, attraverso la stampa, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta.”

  • Articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE
    “Libertà di espressione e d'informazione
    1. Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
    2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.”

  • Sentenza della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana del 7 dicembre 1994 n° 420, dichiarò che è necessario “garantire il massimo di pluralismo esterno al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all’informazione"
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