Le Comunicazioni

DDL 770 "Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale"

DDL 770 "Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale"

Sappiamo che è appena passato un momento duro, riguardo al decreto milleproroghe e alla delusione di molti che avevano confidato in una boccata d'ossigeno che, di fatto, non è arrivata.

La verità è che abbiamo l'impressione che non ci sia da stare tranquilli, anzi a dirla tutta ci sembra che abbiamo molto altro in arrivo di cui preoccuparci, purtroppo!

Dobbiamo iniziare infatti a preoccuparci del nuovo disegno di legge ddl 770 sulle vaccinazioni, già depositato al Senato in agosto, e su cui avevamo già condiviso alcune riflessioni qui https://m.facebook.com/groups/1872499169636787?view=permalink&id=2213924422160925 .

Il ddl 770 (Patuanelli) è stato da poco assegnato alla 12° commissione permanente Igiene e Sanità, in *sede redigente.
Cosa significa questo?
Significa che il testo verrà valutato ed eventualmente modificato direttamente dalla commissione, per poi venire proposto pronto alla votazione così come uscirà appunto dalla commissione. Testualmente, dal sito del senato:
"sede redigente, per l'esame e la deliberazione dei singoli articoli di disegni di legge da sottoporre all'Assemblea per la sola votazione finale"

Qui potete verificare quanto sopra riportato:
http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/50461.htm

Ora, questo testo presenta delle criticità molto evidenti, tra cui:
1) la legittimazione del concetto di immunità di gruppo (nonostante non vi sia, su questo concetto, una condivisione e/o evidenza scientifica né alcuna evidenza empirica associata alle vaccinazioni)
2) la mancanza di indicazione dei vaccini potenzialmente obbligatori, riportando il tutto al piano nazionale prevenzione vaccinale, pertanto potenzialmente a qualsiasi vaccino (dall'hpv all'antinfluenzale ecc ecc)
3) il fatto che (cit.) "significativi scostamenti dagli obiettivi fissati dal PNPV tali da ingenerare il rischio di compromettere l'immunità di gruppo" saranno motivo per poter adottare piani straordinari d'intervento
4) il fatto che questi piani straordinari d'intervento possano prevedere (cit.) " l'obbligo di effettuazione di una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita ovvero per gli esercenti le professioni sanitarie, al fine di raggiungere e mantenere le coperture vaccinali di sicurezza"
5) il fatto che non sia previsto alcun limite d'età per questi eventuali obblighi, quindi potenzialmente 0-99 anni
6) il fatti che i piani d'intervento potranno inserire provvedimenti quali sanzioni, ma anche subordinare la frequenza delle scuole del sistema nazionale di istruzione (!!!) all'effettuazione di tali vaccini
7) il fatto che potrà essere richiesto ai dirigenti scolastici di mettere in atto " ogni misura idonea a tutelare la salute degli iscritti non vaccinabili" (ogni misura???)

Oltre a ciò, si aggiunga che tra i pochi articoli non abrogati della 119, c'è quel 5/bis che vede Aifa litisconsorte nelle cause di riconoscimento del danno vaccinale. Insomma, vaccinatevi tutti, vaccinatevi per tutto, i danni da vaccino cresceranno inevitabilmente di numero, ma il risarcimento del danno diventerà ancora più utopico.

Cosa possiamo fare?
Innanzitutto Corvelva ha già chiesto ufficialmente di poter essere audita quando inizierà la discussione di questo ddl, come parte del comitato promotore di una legge riguardante le vaccinazioni, e come associazione in possesso di risultati allarmanti sulle analisi dei vaccini da noi commissionate (e che a brevissimo saranno oggetto di pubblicazione su rivista scientifica);
Proporremo i nostri emendamenti, anche se come vedete qui tutto l'impianto di legge è preoccupante. Soprattutto cercheremo di far capire che in merito ai vaccini c'è bisogno di fermarsi a fare alcuni fondamentali approfondimenti e valutazioni, prima di rendere questi farmaci una obbligo di massa.
Ricordiamo che le nostre analisi sono state oggetto di un esposto alla procura di Roma, la nostra speranza è che portino in breve tempo ad aprire una seria indagine, con valutazioni specifiche e analisi da parte degli enti preposti alla pubblica sicurezza.

Siamo certi che tutte le associazioni attive per la libertà di scelta chiederanno audizione presso la commissione, e la nostra speranza è quella che si riesca a far apportare almeno alcune delle modifiche che servirebbero.

Ciò nonostante, non possiamo negare che un disegno di legge con questi contenuti ci turba parecchio, così come la scelta di assegnare il testo alla commissione in sede redigente ci lascia perplessi.

Vi terremo aggiornati, naturalmente.

Grazie, staff corvelva

Corvelva

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