Molti non comprendono a pieno la genesi del periodo che stiamo vivendo, e attribuiscono il grosso dei problemi dell’obbligo vaccinale e di tutte le forme del Green Pass alla metodologia e tecnologia dei vaccini anti-Covid-19, o alla natura "sperimentale" di questi. A nostro avviso questa idea presuppone che se questo vaccino fosse stato un altro vaccino, un vaccino “normale” o "classico", sarebbe stato giusto e giustificabile stuprare la Costituzione italiana negando il lavoro ai cittadini sani, o lederne la dignità tramite l'esclusione sociale. Questa idea implica che se si fosse trattato di un vaccino ad esempio a virus attenuato, che molti considerano "classico", sarebbe stato giusto sbattere i ragazzini fuori dagli autobus nel bel mezzo del nulla o vietare le lezioni agli universitari o impedire il diritto al lavoro o il non veder nascere il proprio figlio perché impossibilitati a entrare in ospedale. Se il problema è puramente tecnologico, allora l'mRNA è l'unico problema? Fosse arrivato per primo in distribuzione il vaccino Valneva, sarebbe stato tutto lecito?
Vedete, fare una distinzione tra i vaccini “classici” e quelli Covid-19, quando si parla di obblighi vaccinali, serve ad una sola cosa: a giustificare il fatto che fino a ieri il problema non toccava le vostre terga e pertanto non esisteva... però ora sapete, ora avete toccato con mano cosa significa essere sbattuti fuori da luoghi di "socialità" (come ad esempio gli asili e scuole materne?) o essere sottoposti a sanzioni per non ottemperare un obbligo che possibilmente lede la vostra salute o quella dei vostri figli.
Ora che tutti hanno vissuto questo periodo e toccato con mano l'altra faccia dello Stato, qualcuno si ricorderà dei milioni di bambini e ragazzi soggetti all'obbligatorietà di 10 vaccinazioni e relativi richiami? Ora che avete respirato questo clima infame, potrete ancora far finta che non è un vostro diretto problema?
Noi nasciamo per difendere la libertà di scelta terapeutica e vaccinale, contro ogni forma di obbligo e vogliamo ricordare a tutti che l'obbligo vaccinale non nasce con la pandemia Covid-19, è una realtà preesistente in Italia e dal 2017 ha interessato milioni di famiglie. Tutt'oggi, ai bambini che non sono in regola con le 10 vaccinazioni della legge 119/2017 viene impedita la frequenza ai servizi educativi per l'infanzia: asili nido e scuole materne.
È già successo che una parte di popolazione venisse discriminata, ghettizzata, additata come pericolo pubblico. Ed erano, e sono, bambini!!!
Se c'è qualche insegnamento che possiamo trarre da questo periodo storico è di non voltarci dall'altra parte, di ricordare che la libertà individuale è un diritto imprescindibile, che è pericoloso pensare che finché non ci riguarda, un sopruso costituzionale sia tollerabile o in qualche maniera giustificabile.
Con questo breve scritto vogliamo tentare di esortare i tanti che hanno capito che qualcosa non quadrava, a non fermarsi solo sui dettagli, sulla metodica di produzione, sulla tecnologia o sul fatto che questi vaccini siano o non siano sperimentali, ma di chiedersi se sia giusto privare un cittadino di qualsiasi diritto costituzionale in virtù di un trattamento sanitario, qualsiasi esso sia. Per noi la risposta è chiaramente no, no totale e senza nessuna deroga e indipendentemente dalle scelte personali, in campo sanitario, che ognuno ha fatto o farà nella propria vita.
Corvelva Staff
P.S. non abbiamo volutamente toccato qui il tema dell'informazione istituzionale, ma meriterà un articolo a parte perché ha avuto un ruolo fondamentale in ciò che abbiamo vissuto. Il Ministro Lorenzin convinse gli italiani dell'utilità dell'esclusione sociale di bambini sani, in virtù di 270 (a volte 450) bambini morti di morbillo a Londra nel 2016 (a volte 2015)... notizia totalmente inventata e anche per il covid-19 hanno reso possibile le peggio cose mentendo spudoratamente.