Quest'anno vogliamo riaccendere i riflettori sui vaccini pediatrici e sui danni e reazioni avverse che da sempre accompagnano la pratica delle vaccinazioni di massa.
Per farlo, ci piacerebbe dare un microfono a chi ha vissuto sulla propria pelle cosa significa e cosa ci si trova ad affrontare in caso di danno da vaccino o comunque di effetti avversi, più o meno gravi e spesso negati dalla classe medica.
Vogliamo quindi invitare tutti coloro che abbiano voglia di raccontare la loro storia spiegando pubblicamente (anche in forma anonima senza apparire in video, volendo) cosa ci si trova ad affrontare nel malaugurato caso in cui "qualcosa vada storto": cosa vi è successo, chi vi ha aiutati, chi invece vi ha fatto muro e lasciati soli... un racconto delle vostre esperienze che possa fungere da denuncia a livello sociale ma anche da esempio o da monito a tutti coloro che pensano che il danno sia un'eventualità remota, il famoso "uno su un milione".
Da quando esistiamo le storie sono tutte uguali: ci si fida, si vaccina il proprio figlio, il bimbo sta male e quando si chiede al medico si sente ripetere il mantra "non è stato il vaccino". Ecco, noi vogliamo sensibilizzare su questo, sulla sistematica negazione degli eventi avversi, di come la classe medica in Italia (ma non solo in Italia) sia totalmente incapace di gestire questo aspetto della vaccinazione e vogliamo farlo dando voce a voi, genitori.
La questione sulla sicurezza dei vaccini è antica e risale agli albori di questa pratica sanitaria; l'obiezione vaccinale esiste da quando è stato imposto il primo obbligo col vaccino antivaioloso e il motivo è semplice: non c'è mai stata una sola faccia della medaglia. Da sempre c'è stato chi ha combattuto e tutt'ora non possiamo permetterci di dimenticare che i casi di danno da vaccino esistono e troppo spesso restano taciuti.
Quindi se volete prendere parte a questa serie di interviste che vorremmo proporre al nostro pubblico potete scrivere a
Corvelva Staff