È dei giorni scorsi l’avvio della campagna MissingB, finanziata da GlaxoSmithKline.
La campagna, approvata dal Ministero della Salute e promossa e sottoscritta da note e blasonate società scientifiche, ci ha fatto ritornare alla mente alcune vecchie notizie, e così abbiamo approfondito la questione.
È per noi evidente come GSK sia l’artefice di una campagna mirata alla promozione del SUO vaccino Bexsero, l’UNICO vaccino anti-meningococco B per la fascia d’età mirata, e le attinenze con un caso precedente, ma forse poco noto, appaiono più che consistenti...
Era il 2006 quando l’azienda Wyeth Pharmaceuticals, con l’appoggio della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), lanciò una campagna per la vaccinazione anti-pneumococco, che però fu subito fermata dall’AIFA. Lo scopo di quella campagna era questo: far vaccinare tutti i bambini sotto i due anni contro lo pneumococco (uno dei batteri responsabili di una forma di meningite).
Un particolare da non trascurare, allora come oggi, era che la Wyeth, guarda caso, produceva proprio l’unico vaccino disponibile in Italia contro lo pneumococco: il Prevenar. Questo fu il motivo principe delle critiche a quella campagna.
La scorrettezza della pubblicità della Wyeth, se osservata accanto a quella di GSK, rivela dei parallelismi imbarazzanti: è per noi palese come questa targata GSK abbia le medesime caratteristiche della precedente campagna Wyeth, in quanto il Bexsero risulta appunto essere l’unico vaccino anti-meningococco B disponibile, proprio come lo era allora il Prevenar.
La campagna MissingB incorre dunque, secondo il nostro modestissimo parere, in specifiche violazioni del D.Lgs 6 settembre 2005 n. 206 “Codice del consumo”, del D.Lgs 24 aprile 2006 n. 219 e del D.Lgs 2 agosto 2007 n. 145 “Pubblicità ingannevole”. Ingannevoli ed occulti sono a nostro avviso anche tutti quei redazionali (in realtà pubblicitari) apparsi su diverse testate offline e online, dove è stato persino omesso il marchio GSK o, nel migliore dei casi, si sono posti sullo stesso piano il Ministero della Salute, le società scientifiche e GSK.
È altresì incredibile come questo sia chiaro solo a noi, visto anche che, pur essendo il Bexsero inserito nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, esso è gratuito a livello nazionale solo per i nuovi nati dal 2017, pertanto rimane a pagamento per tutti gli altri (tranne alcune regioni che ne hanno esteso la gratuità), con un costo che arriva a € 300 euro per ciclo vaccinale.
Sempre di più e sempre più spesso l’interesse privato entra nelle decisioni pubbliche e non possiamo scordare che proprio il vaccino Bexsero fu indicato tra i presunti conflitti di interesse dell’ex Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Gualtiero Ricciardi denunciati da molti media, e che la SIP e la FIMP, patrocinatori della campagna MissingB, oltre che lo stesso Istituto Superiore di Sanità, abbiano percepito lecite ma ingenti somme dalla stessa GSK tra il 2014 ed il 2017. Nello specifico l’ISS si è visto trasferire € 332.593,76, la Società Italiana di Pediatria (SIP) € 188.194,44 e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) € 550.983,30, a vario titolo, solo dalla società Glaxosmithkline e solo in questi anni. Tutte elargizioni chiaramente descritte nei report EFPIA, lecite forse ma per noi eticamente inappropriate visto il ruolo ricoperto dalle società scientifiche (SIP e FIMP) e dall’Ente (ISS) nella stesura dei PNPV e nella promozione della bontà e necessità delle vaccinazioni di massa.
Sperando che l’AGCM riesca a valutare la nostra segnalazione, lasciamo a tutti voi libero accesso alla stessa mediante il link che troverete in calce, corredata di tutte le fonti del caso, in modo che ognuno si possa fare una propria opinione sulla correttezza di questa campagna e della nostra segnalazione da cittadini preoccupati dalle conseguenze che l’ingerenza economica privata nel settore pubblico, e in particolare in campo sanitario, sta assumendo in questo nostro Paese...
Corvelva Staff