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NUOVA ESPLOSIVA PUBBLICAZIONE A FIRMA STANLEY A. PLOTKIN - Contrordine! I vaccini non sono sicuri né efficaci. A sottoscriverlo è l’esperto mondiale di vaccinazioni.
Il 1 novembre 2019 è stato infatti pubblicato un articolo a dir poco esplosivo 1, che però, stranamente, è passato sottotraccia: nessuno ne sta parlando, almeno pubblicamente. Forse perché l’impatto dei suoi contenuti è notevole. Tuttavia, voci di corridoio ci dicono che l’Organizzazione Mondiale della Sanità sarebbe alquanto preoccupata per queste ammissioni nero su bianco che certificano in maniera inequivocabile quei problemi denunciati da lungo tempo - da una parte da medici, epidemiologi e ricercatori - dall’altra, da una vasta fetta di popolazione che si pone dei dubbi sulla massificazione della pratica vaccinale odierna.
Innanzitutto, il peso di queste considerazioni è notevole per via dell’autore: non parliamo di un qualsiasi professore universitario o di un qualsiasi immunologo nel mondo, bensì di Stanley A. Plotkin, considerato a tutti gli effetti come “il padre della vaccinologia mondiale” - autore del libro “Vaccines” 2 che è il testo di riferimento per quanto riguarda appunto le vaccinazioni in genere.
Plotkin ultimamente ha inanellato una serie di ammissioni pubbliche di enorme rilevanza. Egli fu convocato come testimone esperto a favore della vaccinazione forzata in una disputa legale tra genitori divisi sulla decisione se vaccinare o meno la figlia. Aaron Siri, l’avvocato della madre che si opponeva a che la figlia fosse vaccinata, interrogò il dottore sotto giuramento a New Hope, Pennsylvania, l’11 gennaio 2018. Il filmato della deposizione è facilmente reperibile su youtube. 3
Successivamente, appunto lo scorso novembre, lo stesso Plotkin ha pubblicato questo articolo, intitolato: “Esiste un correlato di protezione per il vaccino contro il morbillo?”, in cui si mira a ristabilire l’efficacia (che significa rivedere le attuali credenze in merito all’efficacia) delle vaccinazioni contro il morbillo alla luce delle ultime “epidemie” riscontrate o dichiarate in Europa e negli USA. L’articolo contiene informazioni e deduzioni che dimostrano la malafede di tutto l’impianto propagandistico riguardante i programmi di vaccinazione mondiali. In pratica, si rivelano fondati molti dei dubbi che i genitori si pongono quando valutano in maniera critica l’opportunità di far somministrare i vaccini ai propri figli. Il vate della vaccinologia certifica nero su bianco le stesse problematiche di cui chiedono conto i genitori contrari all’obbligo vaccinale. Sono tanti i concetti esposti, andiamo per punti. Ne esce che:
- Non è possibile fare affidamento sul titolo anticorpale sinora ritenuto idoneo a conferire immunità. Più precisamente, “non si conosce il livello di protezione completa degli anticorpi neutralizzanti”
Quindi, come possiamo stabilire l’efficacia del vaccino? - Non è possibile affermare con sicurezza che il vaccino contro il morbillo conferisca immunità permanente (a vita) come invece fa la malattia naturale - e questo è contrario a quanto sino ad ora propagandato in merito alle vaccinazioni: “il vaccino genera un’infezione attenuata, e non avviene che gli anticorpi rimangono permanentemente elevati nei vaccinati. Questa situazione è responsabile della rivalutazione dell’efficacia del vaccino contro il morbillo sul lungo periodo”
Quindi cosa dovremmo fare? Vaccinare vita-natural-durante con vaccini a virus vivo senza nemmeno sapere quando e in che misura si sarà protetti? E quali conseguenze potrebbe avere questo sul sistema immunitario? - Non abbiamo un’idea precisa di come esattamente funzioni la protezione anticorpale, quale sia il ruolo degli anticorpi né quello delle cellule stesse nel conferire protezione a vari livelli contro le infezioni.
Va da sé che se non abbiamo certezza di come funzionino questi processi immunitari, sarà impossibile parlare con certezza di efficacia dei vaccini... Se non conosciamo questi meccanismi come possiamo sostenere a priori l’opportunità di vaccinare tutti e fingere che non vi siano dubbi in merito? - Come se non bastasse, si ammette finalmente che la circolazione di nuovi genotipi del virus del morbillo (così come della parotite) rendono inefficaci le campagne di vaccinazione, giacché i vaccinati non risultano essere immuni ai nuovi virus attualmente circolanti (!!!)
Questi nuovi genotipi sono sempre esistiti o sono forse “figli” delle campagne massive di vaccinazioni contro il genotipo A? La risposta esiste già: è notorio come i virus abbiano la capacità di mutare, soprattutto in condizioni di pressione selettiva (cioè esattamente quella che stiamo esercitando con le campagne vaccinali), ed è per questo motivo che parlare di eradicazione del “morbillo” è una colossale presa in giro. Perché stiamo vaccinando miliardi di persone contro un genotipo che probabilmente non è più il principale responsabile delle epidemie? Ma soprattutto: perché non si procede alla genotipizzazione su tutti i soggetti a cui viene diagnosticata la malattia? Lo scopo è l’immunizzazione e la protezione della salute, o è vaccinare tutti comunque a prescindere dalla necessità o dall’efficacia di questo intervento? - Si ammette infine che i vaccinati possono diffondere il virus!!! Questa ammissione è epocale. Per anni si è negato (senza prove) che questo potesse accadere, snobbando ricerche che dimostravano la presenza del virus vaccinale nell’orofaringe e nelle urine dei vaccinati, relegando a “morbillino-non-contagioso” le manifestazioni esantematiche nei vaccinati (e continuando ad indicare come untori solo coloro che non si vaccinano) mentre ora, udite-udite, salta fuori che é - ed è sempre stato - un rischio reale e plausibile quello del contagio dovuto ai soggetti appena vaccinati! Scrive Plotkin: “La possibilità che un’infezione subclinica o a pochi sintomi con virus del morbillo avvenga tra persone vaccinate deve essere tenuta in considerazione. Sebbene io non sia a conoscenza di prove sull’escrezione di virus dai vaccinati con alcuni ma non tutti i sintomi del morbillo, si dovrebbe tentare l’isolamento del virus da questi pazienti.”
Le vaccinazioni di massa stanno dunque provocando epidemie? È plausibile e logico dedurlo da quanto riportato... oltre che facilmente ipotizzabile.
La conclusione di Plotkin è anch’essa interessante: “Le epidemie di morbillo che stanno avvenendo in Europa e negli Stati Uniti potrebbero essere utili se si ottenessero campioni da chi si espone al contatto prima che sia o non sia infettato. La comunità scientifica dovrebbe sfruttare la situazione attuale portata dalla resistenza ai vaccini e dall’ignoranza sui vaccini per definire meglio i correlati dell’immunità al morbillo.” Credo che significhi, più o meno: non abbiamo idea di come stia evolvendo la situazione, non abbiamo idea se le vaccinazioni siano efficaci, non abbiamo idea di come reagisca il sistema immunitario di un vaccinato rispetto a quello di un non-vaccinato, quindi dovremmo approfittare dei soggetti non vaccinati e delle attuali epidemie in corso per scoprirlo.
La vera notizia dunque è che stiamo sottoponendo la popolazione mondiale ad una sperimentazione di massa, anche per mezzo di leggi sull’obbligo vaccinale, senza avere la minima idea delle conseguenze che questo porta e porterà sulla salute pubblica.
Ed ora la domanda forse più importante: come reagirà la “comunità scientifica” a queste considerazioni? Resterà in silenzio? Farà finta di nulla? Invocherà programmi vaccinali ancora più stringenti e ancora più massivi?
Cosa dirà l’OMS di queste ammissioni? Notare bene una cosa: qui non stiamo parlando di “nuove scoperte” né di un singolo studio di nuova pubblicazione; semplicemente, questi dati sono a disposizione di tutti da anni, le evidenze pure, solo che ora sono state messe insieme e dichiarate per iscritto da un soggetto che la “comunità scientifica” non può né sbeffeggiare né accusare di propagandare “fake news”; tutt’al più i grandi strateghi potranno decidere di ignorare il tutto, come si fa di solito con le questioni scomode che è difficile smentire in maniera credibile...
Questo articolo dimostra sostanzialmente che chi diffonde false notizie e chi lavora sul terrorismo facile, chi ignora le evidenze scientifiche non sono i no-vax, chi finge di avere dati certi e sicurezze, chi gioca sulla vita delle persone non sono i genitori preoccupati della salute dei propri figli, bensì le autorità, la comunità scientifica, gli organismi internazionali che spacciano come “sicuri ed efficaci” questi vaccini senza avere la minima prova scientifica di ciò che dicono.
Attenzione dunque alle prossime mosse dall’alto: le organizzazioni per la sanità saranno alle prese d’ora in avanti con nuove problematiche, non legate alle vaccinazioni, bensì probabilmente CAUSATE DALLE VACCINAZIONI.
Bibliografia